A circa un anno dal lancio della beta di
La piattaforma TV Ads consente agli inserzionisti di pubblicizzare i propri servizi in TV attraverso la piattaforma Adsense. Gli slot pubblicitari di 15 o 30 secondi vengono piazzati da Google sui canali televisivi via cavo convenzionati (per ora solo in America), fra cui A&E Network, Bravo, CNBC, CNN, Discovery, ESPN, Fox News Channel e MTV.
L’audience, di oltre 14 milioni di abbonati americani, è tracciata attraverso rilevamenti anonimi che la società fa automaticamente dai set-top-box. E, da tali statistiche, Google ricava importantissimi dati che danno chiare indicazioni su dove la pubblicità ha successo.
Ed è la stessa Google che ha rilasciato un’
Per misurare il gradimento della gente Google suggerisce l’uso del parametro oggettivo % Initial Audience Retained (%IAR), cioè la misura della percentuale di persone che sono rimaste sintonizzate dall’inizio alla fine di un particolare spot. Più alto è questo numero e più persone sono rimaste a vedere lo spot in TV (invece di cambiare canale).
Google naturalmente ha valutato l’incidenza del canale, del periodo temporale di trasmissione della pubblicità, del giorno della settimana e il risultato finale è una sostanziale buona affidabilità delle stime e delle previsioni sul gradimento della gente verso particolari pubblicità (zona nera del grafico), con due zone laterali associate a sinistra (rossa) a mostrare casi con pubblicità di minor successo del previsto e a destra (verde) con più gente collegata del previsto (quindi pubblicità con maggiore successo di quanto atteso).
L’analisi scientifica è stata ulteriormente testata scegliendo due pubblicità nei due estremi della curva (una pubblicità non buona nella zona rossa e una pubblicità ottima nella zona verde) e poi mandandole in onda in parallelo per 66 volte su 7 reti diverse e analizzando i nuovi dati. I risultati hanno mostrato la maggiore efficacia della pubblicità ritenuta migliore, confermando che la serie storica di una pubblicità TV è ripetibile e altamente prevedibile.
Il messaggio a chi investe in pubblicità è quindi chiaro: con le statistiche raccolte per mesi, Google può aiutare chiunque a far fruttare al meglio i propri investimenti, massimizzando le aree (canali, giorni, orari) che più possano portare frutti. Il sempre più incontrastato dominio Google nel settore della pubblicità sembra quindi destinato ad estendersi ancora.