Google Sources, il motore di ricerca semantico

Google introduce Sources, un nuovo algoritmo per rendere la ricerca più semantica, con novità mostrate nelle pagine dei risultati.
Google Sources, il motore di ricerca semantico
Google introduce Sources, un nuovo algoritmo per rendere la ricerca più semantica, con novità mostrate nelle pagine dei risultati.

Google sempre più motore di ricerca semantico. Il gruppo di Mountain View ha mantenuto quanto promesso nei mesi scorsi, parlando di importanti evoluzioni legate alle SERP (pagine dei risultati) mostrate agli utenti. BigG sta infatti introducendo in questi giorni, esclusivamente in alcuni paese, la visualizzazione di informazioni aggiuntive a fianco del tradizionale elenco di indirizzi.

La novità in questione è denominata Sources e consiste in un box che compare dopo una ricerca alla destra dei risultati. Al momento questa particolare funzionalità è attiva solo per quanto riguarda film, attori, musicisti o gruppi musicali, celebrità e poche altre categorie. Inserendo ad esempio nel campo di ricerca la parola chiave “U2”, saranno come sempre mostrati i link al sito ufficiale e ad altre fonti per approfondimenti, ma con a fianco un riquadro contenente estratti dalla monografia della band irlandese presente su Wikipedia, i singoli più famosi, gli abum pubblicati e gli artisti correlati.

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L’algoritmo, come citato in apertura, non è ancora attivo in Italia, ma come già visto in passato per le altre novità riguardanti Google molto probabilmente verrà introdotto entro le prossime settimane. Da specificare il fatto che Sources funziona anche senza aver eseguito il login al proprio account, quindi non si tratta di un servizio legato esclusivamente all’aspetto sociale delle ricerche. Effettuando l’accesso, però, il box in questione sarà automaticamente arricchito dal materiale condiviso dalle persone presenti nelle proprie cerchie sul social network Google+.

Stiamo dunque per assistere al lancio dell’ennesima miglioria per quanto riguarda il motore di ricerca di Mountain View, ancora una volta fortemente ispirata alla condivisione e alla filosofia 2.0. Google, nonostante una leadership ancora ben salda nel settore, dimostra di non rinunciare all’evoluzione della piattaforma.

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