Google intende trasformare gli smartphone in strumenti per i pagamenti in mobilità e per riuscire nel proprio intento ha la necessità di creare un prodotto ben formato per il quale manca ancora qualche tassello. La novità del giorno è relativa ad un piccolo passo avanti che, pur se di piccolo significato assoluto, conferma la forte intenzione del team di Mountain View di mettere da parte il portafoglio per sostituirlo con un chip.
Google nella fattispecie si è mossa sul campo acquisendo la piccola start-up Zetawire, azienda di Toronto impegnata nel mondo dei pagamenti mobile. Trattasi di un accordo per il quale non è stato diramato alcun dettaglio, né in termini monetari, né in termini relativi al contenuto dell’acquisizione. La sensazione è quella per cui l’unico vero valore che Google potrà far proprio è relativo ad uno specifico brevetto descrivente un «sistema di pagamento, sistema di advertising ed un sistema di gestione dell’identità». Per il resto l’azienda è infatti pressoché “vuota”, priva di prodotti e con poche unità in termini di risorse umane.
Mountain View ha dalla propria Android e Google Checkout, le due gambe su cui il percorso intrapreso dovrà sorreggersi. Google ha mosso ora il primo passo nella direzione dei pagamenti mobile includendo un apposito chip all’interno del Nexus S che sta per giungere sul mercato. La tecnologia in essere è denominata NFC (Near Field Communication) e consente ai device di interagire certificando il passaggio virtuale di informazioni (nonché moneta virtuale) tra due entità, trasformando nei fatti il device in una sorta di carta di credito.
La tecnologia NFC è attesa anche sul prossimo iPhone 5 ed in futuro potrebbe incarnare l’ennesima rivoluzione mobile, con dispositivi sempre più capaci e sicuri in grado di offrire una moltitudine di servizi da mettere nelle tasche degli utenti.
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