Sono passati tre anni da quando associazioni di autori ed editori statunitensi fecero causa a Google Ricerca Libri, per alcune funzioni di visualizzazione dei contenuti: ora i protagonisti della vicenda sono diventati partner di un progetto che (come leggiamo nella
) dovrebbe portare online «una quantità persino maggiore dei libri presenti al mondo».
Di cosa si tratta? In sostanza, Google Ricerca Libri potrà mettere a disposizione l’anteprima o vendere libri tutelati ancora dei diritti, non più reperibili in commercio e “fuori produzione”. Ci saranno così opzioni di accesso differenziato a libri ormai reperibili soltanto nelle biblioteche o da qualche antiquario: chi vorrà averli, potrà acquistarne la versione elettronica tramite Google Ricerca Libri e quindi accedervi liberamente online come se avesse a disposizione uno “scaffale elettronico”.
Per chi si occupa di marketing, è difficile collocare in modo netto questa iniziativa tra lo sviluppo del prodotto (prodotti nuovi per mercati esistenti), lo sviluppo del mercato (prodotti esistenti per mercati nuovi) e la diversificazione (prodotti nuovi per mercati nuovi).
Per il momento l’iniziativa riguarda soltanto gli Stati Uniti, dove è stato raggiunto l’accordo. Tra le prospettive che si aprono a partire da questa operazione, la possibilità di stringere accordi con Biblioteche e Università come utenti privilegiati e la diffusione del progetto su scala internazionale.