Google Project Glass e il controllo gestuale

Google Project Glass, un brevetto svela nuovi dettagli riguardanti l'interazione degli utenti mediante controlli gestuali e alcuni marker.
Google Project Glass e il controllo gestuale
Google Project Glass, un brevetto svela nuovi dettagli riguardanti l'interazione degli utenti mediante controlli gestuali e alcuni marker.

Google Project Glass torna a mostrarsi oggi grazie alla documentazione relativa a un brevetto depositato da bigG presso l’USPTO (United States Patent & Trademark Office) e scovato dal sito PatentBolt. Dalle immagini e dal testo allegato si apprende come Google intenda far interagire gli utenti con i suoi occhiali per la realtà aumentata attraverso controlli gestuali.

In sintesi, Google Project Glass sarà dotato di un obiettivo a infrarossi in grado di tracciare il movimento di alcuni “marker”, che potranno essere ad esempio un anello, delle unghie finte (nel caso di utenti femminili) oppure un tatuaggio removibile e invisibile a occhio nudo. Questi permetteranno al dispositivo di interpretare i movimenti delle mani, ai quali saranno assegnati specifici comandi.

Google spiega alcune delle funzionalità e applicazioni degli occhiali. A un movimento preciso delle mani corrisponde un input specifico dell’utente verso il dispositivo HDM (Head-Mounted Display).

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Altri dettagli che emergono dal brevetto relativo a Google Project Glass riguardano la presenza di un tasto a sfioramento o di un piccolo touchpad a lato delle lenti, giroscopio, accelerometro, GPS per la geolocalizzazione, magnetometro e teodolite (per la misurazione degli angoli azimutali e zenitali), oltre al supporto della connessione a Internet mediante i moduli WiFi, 3G e 4G.

Fino ad oggi, stando a quanto reso noto in occasione della presentazione ufficiale, si era a conoscenza del fatto che per eseguire alcune operazioni con gli occhiali di Google sarebbe stato sufficiente muovere la testa (ad esempio per scorrere tra notifiche e messaggi) oppure parlare. Nei giorni scorsi si è inoltre discusso di un’interfaccia differente rispetto a quella mostrata nel filmato seguente, meno invasiva durante l’utilizzo.

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