Google potrebbe aprire una boutique

Google annuncia un evento per presentare un nuovo servizio dedicato al mondo della moda. È in arrivo Boutiques.com?
Google potrebbe aprire una boutique
Google annuncia un evento per presentare un nuovo servizio dedicato al mondo della moda. È in arrivo Boutiques.com?

Un curioso invito si sta rapidamente diffondendo per la blogosfera: Google, il colosso dei motori di ricerca, promuoverà una giornata interamente dedicata al mondo della moda. Prevista per oggi dalle 20 alle 24, fuso di New York, la convention sembrerebbe incentrata su fashion e nuove tecnologie. Ma i meglio informati sono più che certi: Mountain View sta per lanciare uno store online di abbigliamento per far concorrenza a siti quali eBay.

Il nuovo portale dovrebbe essere un proseguimento di Like.com, servizio acquistato da Google lo scorso anno. A quanto pare il servizio, identificato in Boutiques.com, si contraddistinguerà per una tecnologia proprietaria, in grado di aggregare abiti dei maggiori designer confrontabili con quelli delle celebrity. In questo modo, l’utente potrà scoprire quale modello indossa la propria star preferita e provvedere all’acquisto del medesimo capo.

Il tutto pare possibile grazie a un software di riconoscimento delle immagini derivato dal servizio Similar Images, potenzialmente in grado di confrontare scatti differenti e riconoscere, oltre ai volti, anche i vestiti. Identificato l’abito, il sistema interroga un apposito database e propone all’utente una lista di proposte compatibili.

Boutiques.com dovrebbe incorporare, già dalla sua partenza, i cataloghi di ben 19 catene nordamericane e, proprio questo motivo, il servizio inizialmente sarà disponibile solo negli Stati Uniti. In effetti, sul campo fashion l’Europa si presenta come un territorio decisamente agguerrito. Oltre alla già citata eBay, infatti, gran successo riscuotono gli store online di Asos, H&M, Zara, Yoox e di molte altre catene che spediscono spesso gratuitamente nell’intera UE. È possibile, di conseguenza, che Mountain View voglia testare la propria creatura prima di esportarla sul mercato modaiolo più esigente e pretenzioso del globo.

Non è ancora dato sapere se, oltre alle già citate catene e ai designer indipendenti, anche le grandi firme vorranno salire sul vagone di Boutiques.com. La presenza di marchi dell’alta moda, quali Dolce&Gabbana, Gucci, Prada, Versace e Armani, potrebbe davvero tracciare la linea di demarcazione tra la moda di Google e quella degli altri negozi virtuali.

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