Google+ Foto chiuderà definitivamente l'1 agosto

Il gruppo di Mountain View annuncia in via ufficiale la data di chiusura per la sezione Foto del social network Google+: sarà il primo giorno di agosto.
Google+ Foto chiuderà definitivamente l'1 agosto
Il gruppo di Mountain View annuncia in via ufficiale la data di chiusura per la sezione Foto del social network Google+: sarà il primo giorno di agosto.

Il servizio Google+ Foto sta per giungere al capolinea. Una decisione preannunciata a fine maggio, in occasione dell’evento I/O 2015, dove il gruppo di Mountain View ha presentato in via ufficiale la nuova applicazione Google Foto che offre, tra le altre cose, storage illimitato e gratuito per i contenuti multimediali e filtri intelligenti per la catalogazione di immagini e video. La chiusura avverrà a partire da sabato 1 agosto, dunque tra una decina di giorni.

La prima versione di Google+ Foto a spegnersi sarà quella per dispositivi Android, seguita di poco da quelle iOS e Web. Dopo quella data sarà comunque possibile continuare a gestire le fotografie caricate in passato all’indirizzo photos.google.com oppure esportarle tramite il servizio Takeout. L’invito di bigG è dunque quello a scaricare e installare l’applicazione di Google Foto in modo da poter continuare ad effettuare l’accesso alla propria libreria, senza alcuna interruzione. Di seguito un estratto dal post condiviso dal motore di ricerca sulle pagine del social network G+.

Nel mese di maggio abbiamo lanciato Google Foto, un luogo in cui ospitare tutte le vostre foto e i video. Con Google Foto potete caricare immagini ad alta qualità e filmati in modo gratuito, trovare rapidamente gli scatti e vederli organizzati secondo i criteri che vi interessano. Inoltre, è possibile dar vita ai momenti più importanti e condividerli con chiunque, da qualsiasi postazione.

Il nuovo servizio Google Foto presenta senza alcun dubbio alcuni notevoli vantaggi, come il già citato storage illimitato per l’upload dei contenuti. La partenza non è però stata delle migliori, come testimonia lo spiacevole episodio che ha visto protagonista un ragazzo con la pelle nera. All’azienda californiana va comunque riconosciuto il merito di aver ammesso immediatamente il proprio errore e di essersi fin da subito dichiarata disponibile a indagare sul problema per trovare una soluzione.

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