Google, Net Neutrality a tutti i costi

Google sarà felice di vedere accettate le proprie tesi ed applaudirà il legislatore che renderà la Net Neutrality un principio inalienabile della rete. In caso contrario, però, Google è pronto a portare il caso al Dipartimento di Giustizia USA
Google, Net Neutrality a tutti i costi
Google sarà felice di vedere accettate le proprie tesi ed applaudirà il legislatore che renderà la Net Neutrality un principio inalienabile della rete. In caso contrario, però, Google è pronto a portare il caso al Dipartimento di Giustizia USA

Google è pronta a difendere la Net Neutrality con tutti gli strumenti che ha a disposizione. Anche per via legale. L’importante annuncio è giunto da Vinton Cerf, il quale intende così mettere forte pressione sulle decisioni che i legislatori statunitensi stanno per assumere. La dichiarazione di Cerf è stata raccolta in una conferenza in Bulgaria nella quale Google promette di voler mantenere intatta la propria natura per fare in modo che la propria utenza possa accedere ai servizi in totale condizione di equità.

Google è nata nella Net Neutrality, è cresciuta con questo principio e non intende ora perdere quanto acquisito in questa condizione di mercato. Il dito è puntato contro Verizon (peraltro partner Google per quanto concernente alcuni servizi pubblicitari), AT&T, Comcast ed i gruppi che intendono introdurre un principio di disparità per il quale i pacchetti inviati sul web abbiano priorità più o meno alte in base soprattutto ad un parametro economico derivante da quanto versato dal gruppo di riferimento per avere il servizio relativo.

Google ha dalla propria parte gruppi quali Amazon, eBay e Microsoft ma è evidente come sia proprio il motore di Mountain View ad avere il ruolo di maggior oppositore alle proposte giunte in questi giorni al senato USA. Già schierati tanto Sergey Brin quanto Eric Schmidt, ora Vinton Cerf impugna una strategia offensiva e minaccia di portare il caso alla divisione antitrust del “Department of Justice” se i fatti dovessero volgere al peggio.

Verizon avrebbe investito nelle sue nuove strutture per l’IPTV cifre esorbitanti, quantificate in centinaia di dollari per ogni singolo utente potenzialmente servito: cifre tanto onerose non possono che far pensare ad un ritorno previsto altrettanto importante e diventa così chiaro il motivo per un braccio di ferro tanto intenso. Google ha espresso comunque fiducia nel legislatore, spiegando che sarà felice di vedere le proprie tesi accettate e la Net Neutrality imporsi come un principio inalienabile della rete. In caso contrario le parti in causa sanno ora cosa attendersi.

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