Google lancia Restor, a sostegno del ripristino degli ecosistemi

Restor è una piattaforma che rende accessibile a tutto il mondo dati scientifici e immagini satellitari ad alta risoluzione.
Restor è una piattaforma che rende accessibile a tutto il mondo dati scientifici e immagini satellitari ad alta risoluzione.
Google lancia Restor, a sostegno del ripristino degli ecosistemi

Google ha annunciato una nuova iniziativa in favore dell’ambiente. Si tratta di Restor, una piattaforma che permette a chiunque di analizzare il potenziale di riassetto di qualsiasi territorio. Quando si evidenzia un’area specifica sulla mappa di Restor, infatti, verranno mostrati i dati sulle specie di piante locali e le loro caratteristiche, il livello di carbonio nel suolo attuale e potenziale di tale luogo e altre variabili come la copertura del suolo, il suo PH e le precipitazioni annuali. Con queste informazioni, chiunque può intraprendere questo percorso di riassetto e determinare quali piante coltivare e come curare l’area. La piattaforma mette in contatto tra loro i professionisti, facilita lo scambio di informazioni, e rende i progetti visibili a potenziali finanziatori e al pubblico.

Google a sostegno del ripristino degli ecosistemi

Nel 2019, il laboratorio Crowther dell’Università ETH di Zurigo guidato dal professor Thomas Crowther ha iniziato a lavorare su un progetto ambizioso, alimentato da Google Earth Engine e Google Cloud, per mettere in contatto i professionisti tra loro e con gli scienziati per creare una rete di portata mondiale così da rendere il movimento visibile al pubblico. E il risultato è stato proprio proprio Restor. Designer, animatori e tecnologi creativi del Google Creative Lab hanno aiutato a progettare e sviluppare la piattaforma.

Un ulteriore supporto, sotto forma di una sovvenzione di 1 milione di dollari da parte di Google, sta aiutando il team di Restor a testare nuovi modi per raccogliere indicatori come la dimensione e la densità degli alberi, l’umidità del suolo e la vegetazione da vari progetti di restauro attualmente in corso.

Queste informazioni aiuteranno i modelli di apprendimento automatico di Restor a ottenere approfondimenti a carattere ambientale ecologici più accurati, a monitorare l’andamento del progetto, a consentire un intervento precoce nelle aree a rischio e ad aiutare le organizzazioni di ripristino ecologico a imparare le une dalle altre. Per misurare efficacemente i progressi, infine, occorrono degli standard a livello di settore per tracciare le metriche, come la dimensione degli alberi, il tasso di crescita e la quantità di carbonio nel suolo. Per far si che diventi uno standard, Google.org sta erogando 500.000 dollari a Climate Focus a sostegno del Global Restoration Observatory, che riunirà i principali fornitori di dati, think tank ed esperti di restaurazione per fare proprio questo.​

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti