
Si scrive Chromebook ma può essere letto anche web-app: il nuovo computer portatile targato Google (in Italia dal 15 giugno) fa infatti delle applicazioni web-based il proprio cuore pulsante, fornendo nuova linfa vitale ad un paradigma che giorno dopo giorno impone la propria presenza nel mondo software. Per facilitare la fruizione delle web-app il colosso delle ricerche ha pensato di dare vita al Chrome Web Store, disponibile da oggi in 41 lingue e per tutti gli utenti Chrome.
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L’annuncio del nuovo store arriva direttamente dal palcoscenico del Google I/O, sul quale alcuni membri del team del gigante delle ricerche hanno mostrato le nuove frontiere che tale strumento apre per il futuro delle web-app: al giorno d’oggi, infatti, la gestione di JavaScript non è più un problema per i browser moderni, che possono dunque reggere applicazioni più pesanti in termini di risorse necessarie al loro funzionamento rispetto al passato. Il prossimo obiettivo è quello di migliorare la gestione dell’elaborazione video, con un occhio di riguardo verso WebGL, permettendo di fatto l’installazione di giochi all’interno di Chrome: un primo esempio di tale possibilità è fornito da Angry Birds, che dopo i successi nel mondo mobile sbarca sul Chrome Web Store in forma del tutto gratuita, anche in edizione HD.
Altra caratteristica interessante del nuovo negozio di applicazioni firmato Google è la possibilità per gli sviluppatori di introdurre acquisti in-app, inserendo poche linee di codice all’interno delle proprie applicazioni. Il Chrome Web Store, seppur al debutto, si presenta dunque in piena forma, fornendo funzionalità di primo piano ed offrendo già un numero sufficientemente elevato di app, molte delle quali ereditate dal precedente servizio per la gestione degli addon in Chrome.
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