Google I/O 2013: Google Play Game Services

Google annuncia al Google I/O 2013 importanti novità in ambito gaming, per cui ha pensato appositi strumenti a disposizione degli sviluppatori.
Google annuncia al Google I/O 2013 importanti novità in ambito gaming, per cui ha pensato appositi strumenti a disposizione degli sviluppatori.
Google I/O 2013: Google Play Game Services

Il business più redditizio per gli sviluppatori mobile è oggigiorno rappresentato dai giochi e Google lo sa bene. Per questo il gaming su smartphone e tablet Android sarà ancora più avvincente, grazie a Google Play Game Services, una delle prime novità di rilievo annunciate al Google I/O 2013 in scena a San Francisco.

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Gli strumenti messi a disposizione di chi sviluppa in ambito videoludico evolvono, con l’introduzione di funzionalità come Cloud Save, di cui si è già parlato in alcuni rumor degli ultimi giorni. Questo permetterà di caricare i propri salvataggi su piattaforma cloud, sincronizzarli fra i diversi dispositivi posseduti e recuperarli in caso di smarrimento, furto o cancellazione dei dati.

A questo si aggiungono poi gli Achievement, ovvero gli obiettivi da sbloccare al raggiungimento di un determinato punteggio o dopo aver completato una missione, come già visto negli ultimi anni sulle console PlayStation 3 e Xbox 360. Ancora, Leaderboards permetterà di confrontare i propri risultati con quelli degli altri giocatori, a livello mondiale oppure restringendo il campo alle cerchie del social network Google+.

Infine, Google ha scelto di ascoltare i tanti che da tempo chiedono un supporto nativo al multiplayer, con un sistema di matchmaking più facile da integrare nei titoli. Hugo Barra invita i presenti sul palco a dimostrarne il funzionamento con il gioco di corse acquatiche Riptide GP2, ma qualcosa non funziona: i dispositivi non si connettono e, dopo un paio di inutili tentativi, il vicepresidente della divisione Android Product Management getta la spugna. Tutto rimandato ai prossimi giorni, quando ci sarà tempo e modo per capire le reali potenzialità della tecnologia. La fobia della schermata blu potrebbe portar bene: quando per Microsoft una schermata blu fermò la presentazione, del resto, iniziò una cavalcata che descrisse l’impero di Bill Gates per i decenni a seguire.

Le novità annunciate

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