«Al giorno d’oggi, i Pc desktop disperdono in media metà della loro potenza, e i server ne disperdono circa un terzo», ha dichiarato Urs Hölzle, senior vice president, Operations & Google Fellow. «La Climate Savers Computing Initiative si prefigge di raggiungere una efficienza energetica del 90%, obiettivo che una volta raggiunto, ridurrebbe di 54 milioni di tonnellate l’anno l’emissione dei gas responsabili dell’effetto serra, e farebbe risparmiare 5,5 miliardi di dollari nella produzione di energia».
Proiettando le previsioni al 2010, l’iniziativa avrebbe un impatto sulla quantità di gas responsabili dell’effetto serra paragonabile alla eliminazione di 11 milioni di automobili dalle strade o alla chiusura di 20 centrali a carbone da 500 mega watt – «un significativo passo in avanti nel ridurre le emissioni nocive per il nostro pianeta», ha dichiarato Pat Gelsinger, senior vice president e general manager del Digital Enterprise Group di Intel.
Le compagnie produttrici di computer o di componenti ad esso dedicati e intenzionate a supportare l’iniziativa, devono impegnarsi nel realizzare prodotti efficienti dal punto di vista del consumo energetico, in grado di allinearsi con le linee guida Energy Star dell’EPA. Le società si devono inoltre impegnare ad esigere sistemi ad alta efficienza per i Pc desktop e i server aziendali.
L’impegno non riguarda solamente le grandi compagnie, ma coinvolge anche i singoli cittadini. Chi volesse supportare la Climate Savers Computing Initiative può consultare il sito dedicato alla iniziativa dove troverà tutte le informazioni necessarie per impostare al meglio il risparmio energetico del proprio computer (sfruttando ad esempio la modalità Standby o l’ibernazione) ottenendo così un risparmio energetico anche del 60 percento.