Google e il "Don't be evil" nel codice di condotta

Il leggendario "Don't be evil" è stato sostituito in favore di un nuovo motto: in Google, lo slogan è un altro: "Do the right thing", "fa la cosa giusta".
Il leggendario "Don't be evil" è stato sostituito in favore di un nuovo motto: in Google, lo slogan è un altro: "Do the right thing", "fa la cosa giusta".
Google e il

Alphabet, che controlla Google, sta minimizzando lo slogan “Don’t be evil“, “Non essere cattivo”, all’interno del suo codice di condotta ufficiale: tutti i riferimenti al motto sono stati rimossi per lasciare spazio solo a una breve menzione, alla fine del documento, che adesso si concentra sul rispetto.

Come notato da Gizmodo e visualizzabile grazie all’archivio della Wayback Machine, il Codice di condotta (PDF) che il gigante californiano distribuisce ai suoi dipendenti sembra esser stato aggiornato il 5 aprile 2018 con una versione leggermente modificata. Se finora era stato dato spazio a “Don’t be evil” in diversi paragrafi dedicati, adesso la frase chiave è: “Fa la cosa giusta: segui la legge, agisci in modo onorevole e tratta gli altri con rispetto”, un motto decisamente più convenzionale, come notato dal Wall Street Journal. Ecco una delle parti rimosse:

Prefazione.
Non essere cattivo. I googler generalmente applicano queste parole a come serviamo i nostri utenti. Ma “Don’t be evil” è molto più di questo. Sì, si tratta di fornire ai nostri utenti un accesso imparziale alle informazioni, concentrandosi sulle loro esigenze e dando loro i migliori prodotti e servizi che possiamo. Ma si tratta anche di fare la cosa giusta in generale – seguendo la legge, comportandosi in modo onorevole e trattando i colleghi con cortesia e rispetto.

Il Codice di condotta di Google è uno dei modi in cui mettiamo in pratica “Don’t be evil”.

“Don’t be evil” non è comunque stato eliminato del tutto. Infatti, nell’ultima riga del Codice si legge: “E ricorda… non essere cattivo, e se vedi qualcosa che pensi non sia giusto, parla!”. Anche la parola fiducia è stata de-enfatizzata sin dalla parte iniziale del documento, sostituita dalla parola rispetto. La vecchia versione conteneva infatti questa affermazione sulla fiducia:

La fiducia e il rispetto reciproco tra dipendenti e utenti sono le fondamenta del nostro successo e sono qualcosa che dobbiamo sostenere ogni giorno.

Mentre la nuova versione pone un focus sulla parola rispetto:

Il rispetto per i nostri utenti, per l’opportunità e l’uno per l’altro sono fondamentali per il nostro successo e sono qualcosa che dobbiamo sostenere ogni giorno.

Il rispetto è sempre stato una parte importante del Codice di condotta di Google. Ma a causa della sua collocazione nel documento sotto la frase “Don’t be evil”, sembrava come se fosse al secondo posto.

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