Google Chrome, sempre più touch

Le novità introdotte nella più recente build Canary di Chrome delineano un futuro maggiormente "touch friendly" per il browser di Google: ecco cosa cambia.
Google Chrome, sempre più touch
Le novità introdotte nella più recente build Canary di Chrome delineano un futuro maggiormente "touch friendly" per il browser di Google: ecco cosa cambia.

Dando uno sguardo alle novità introdotte da Google nelle build Canary del proprio browser è possibile capire in anticipo quelle che saranno le future funzionalità offerte da Chrome. Ieri ne è stata rilasciata una nuova versione, in download gratuito dalle pagine del sito ufficiale, che tracciano il percorso per un’evoluzione sempre più “touch friendly” del software per la navigazione Web. Ecco quali sono i cambiamenti apportati e cosa cambia per l’utente finale.

Si segnala innanzitutto la presenza di una feature che consente di spostarsi avanti e indietro nella cronologia di navigazione con un semplice swipe verso destra o sinistra, da effettuare sul display touchscreen oppure sul touchpad integrato nei notebook. Una modalità di interazione già vista in passato sulla versione di Internet Explorer 10 per sistema operativo Windows 8, oltre che su Safari per piattaforme OS X.

Il team di bigG ha poi incluso nel codice anche il supporto al comando pinch-to-zoom, ovvero lo stesso solitamente impiegato su smartphone e tablet per ingrandire una porzione di immagine o pagina Internet. Questa è al momento da classificare come una feature sperimentale, comparsa tra i Chrome Canary Flags, comunque già funzionante. Ancora, su Windows 8 è stata introdotta la visualizzazione della tastiera virtuale su schermo, attivata quando si preme sulla barra dell’indirizzo oppure sui campi di testo.

La scelta di rendere il browser maggiormente incline all’utilizzo mediante superfici touch è dettata dalla sempre più capillare diffusione di notebook equipaggiati con uno schermo tattile, come il Chromebook Pixel con piattaforma Chrome OS lanciato direttamente da bigG. Una decisione necessaria anche per continuare sulla positiva strada intrapresa negli ultimi anni dal progetto, che ha portato di recente Chrome a sorpassare un rivale storico come Internet Explorer di Microsoft.

 

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