Google+ accoglie tutti e cresce del 1.269%

Google+ continua nel suo percorso di crescita, in particolare dopo aver aperto le iscrizioni al pubblico
Google+ accoglie tutti e cresce del 1.269%
Google+ continua nel suo percorso di crescita, in particolare dopo aver aperto le iscrizioni al pubblico

Google+ fa paura alla concorrenza. L’ambito social network, fino ad oggi quasi monopolizzato dal gigante Facebook, seguito dal successo riscontrato negli anni dalla piattaforma di microblogging Twitter, ha accolto nei mesi scorsi l’ingresso in scena di bigG. È una presenza ingombrante quella di Google, che forte dell’esperienza acquisita in passato con alcuni progetti infruttuosi (Buzz e Orkut su tutti), punta ora a recuperare in breve tempo il gap che separa Plus dalla creatura di Mark Zuckerberg.

Il tasso di crescita fatto registrare da Google+ è impressionante, soprattutto in seguito alla recente apertura delle iscrizioni al pubblico, che ha portato a segnare un +1.269% nel traffico generato dagli utenti la scorsa settimana, per un totale di 15 milioni nel conteggio delle visite totalizzate in soli sette giorni.

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La rincorsa a Facebook citata in apertura richiederà comunque tempo e impegno. Google Plus oggigiorno può contare su un bacino d’utenza composto da circa 45 milioni di iscritti, mentre il social network in blu ha tagliato proprio a settembre il traguardo degli 800 milioni di account. I numeri del portale Web 2.0 di Mountain View cominciano però già a lasciarsi alle spalle qualche illustre concorrente, come un MySpace in caduta libera o LinkedIn, spazio online dedicato all’ambito professionale.

Tra i punti di forza di Google+ gioca un ruolo fondamentale la sua profonda integrazione con il resto dei servizi offerti dall’azienda: dal motore di ricerca a YouTube, dalle notifiche segnalate anche nell’interfaccia della casella di posta Gmail al supporto degli album fotografici caricati su Picasa, chat, videochiamate e molte altre funzionalità che non possono lasciare indifferenti i rivali di Palo Alto. Lo dimostra la nuova evoluzione di Facebook, con l’introduzione della Timeline e di ulteriori novità destinate a scongiurare il rischio di un esodo di massa verso altri lidi.

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