La forza di Gmail è nei numeri. Lo è stato all’inizio, quando presentare 1GB di spazio era qualcosa che ridicolizzava l’intera concorrenza; lo è oggi, quando lo spazio a disposizione è ormai ben oltre la soglia di un normale utilizzo di una casella email ed a contare è soprattutto l’affidabilità del servizio e la continuità dello stesso.
Google per promuovere i propri servizi ha pertanto adoperato Gmail come vessillo della qualità del proprio sviluppo, sottolineando come la casella di posta del gruppo sia stata raggiungibile nel 2010 per il 99.984%, sfiorando quindi la perfezione quasi assoluta. In termini assoluti trattasi di un downtime pari a circa 7 minuti al mese durante l’intero anno tanto per l’utenza consumer quanto per l’utenza professionale.
Nella propria spiegazione sull’Official Google Enterprise Blog, il gruppo di Mountain View spiega che il successo ottenuto a livello di affidabilità è anzitutto frutto della capacità di aggiornare i sistemi e procedere con la normale amministrazione senza per questo dover fermare le attività. I tempi di downtime, dunque, sono limitati ai problemi tecnici e non sono in alcun modo aggravati da pause forzate per qualsivoglia intervento tecnico sulle macchine.
E trattasi di una spiegazione strumentale alla notifica delle novità relative al Service Legal Agreement (SLA) di Google Apps: nell’accordo stipulato con l’utenza Google notifica il proprio impegno ad una manutenzione dei sistemi progettata per non pesare su chi utilizza i servizi, cosa che il gruppo si sente ora di garantire anche a livello formale con una promessa a priori che si fa direttamente grido promozionale. Non a caso nel medesimo post Google effettua la comparazione diretta con Microsoft Exchange tentando così di rendere ancor più significativo il valore di un 99.984% da sbandierare con orgoglio.