Gli utenti wireless sono i più coinvolti dalla rete

Uno studio dell'European Interactive Advertising Association mette a fuoco le caratteristiche degli utenti che si collegano ad internet senza fili, da PDA o hot spot WiFi, e scopre che sono i più avanzati ed i più assidui fruitori di social networks
Uno studio dell'European Interactive Advertising Association mette a fuoco le caratteristiche degli utenti che si collegano ad internet senza fili, da PDA o hot spot WiFi, e scopre che sono i più avanzati ed i più assidui fruitori di social networks
Gli utenti wireless sono i più coinvolti dalla rete

Uno studio che ha coinvolto 7036 interviste telfoniche casuali distribuite tra Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia, Belgio e Olanda, condotto nella seconda metà del 2006 dall’European Interactive Advertising Association, ha messo a fuoco le caratteristiche della nuova utenza wireless, ovvero tutti coloro i quali si collegano ad internet in mobilità (PDA) o comunque senza fili (da un hot spot WiFi).

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finale è quello di un utente wireless europeo tra i 25 e i 44 anni che utilizza internet per circa 17,8 ore la settimana (contro le 11 della media degli utenti «wired»), una cifra decisamente superiore (di almeno 5 ore) rispetto all’utilizzo che fa di altri media come la televisione. L’utente che si collega da hot spot WiFi è particolarmente avanzato e coinvolto dalle dinamiche della rete: si dedica oltre che alla posta elettronica anche al download di musica, alla partecipazione a social networks, alle chat, all’online banking. Telefona in VoIP e si informa. Tutto ciò in percentuali superiori rispetto agli altri utenti tradizionali.

Nel 94% dei casi la connessione in mobilità giunge a corredo di una connessione tradizionale che per l’81% delle situazioni è quella casalinga. L’utilizzo della rete per l’utente wireless è molto frequente nei weekend e ciò è conseguenza del fatto che molte delle attività svolte online non sono lavorative. Il social networking in particolare è un punto forte di questo tipo d’utenza: il 37% visita regolarmente questa tipologia di siti ed un terzo di essi produce user generated content. Il 33%, anche se non produce contenuti digitali, contribuisce comunque alla “folksonomy” dando il proprio voto. Il 68%, poi, ha anche un lettore mp3.

Le cifre si impennano nel caso di utenti che si collegano ad internet anche attraverso il telefono cellulare: questi ultimi trascorrono online almeno 15 ore la settimana e nel 79% dei casi hanno meno di 45 anni.

Il compito di tirare le conclusioni da parte dell’EIAA è affidato al numero uno dell’azienda, Michael Kleindl: «l’aumento del lavoro in modalità wireless e l’emergere del web 2.0 fa capire come i lavoratori di oggi siano diventati dei super utilizzatori della rete, con un coinvolgimento ben superiore rispetto alla media europea».

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