In principio le informazioni sul web erano fruibili in modo caotico e poco razionale, poi i motori di ricerca hanno cercato di ordinare in maniera rilevante tutte le informazioni ed i risultati di una query. La preoccupazione maggiore oggi, per chi produce informazioni, è quella di scrivere e strutturare i contenuti in modo che siano il più possibile search engine friendly e che possano essere notate e lette dagli utenti interessati.
La visibilità dei contenuti, secondo le regole degli algoritmi dei motori, comporta il dover sottostare alla
Un interessante articolo, scritto da Claudio Pasqua per The Daily Bit, sui
Secondo l’effetto San Metteo ovvero la teoria de l’effetto di cumulatività, i siti premiati dal motore perchè più linkati quindi meglio posizionati ricevo più click, in questo modo più sono cliccati più, tendenzialmente, rimangono nelle prime posizioni. Questo circolo vizioso che tende ad agevolare le informazioni dei siti o delle pagine più cliccate è chiamato Googlearchy. Il potere del ranking che finisce col dare di più a chi ha di più, potrebbe creare un nuovo monopolio della informazione, quello dei motori di ricerca.
Una
Lo studio dimostra che:
all’aumentare dei collegamenti le pagine più viste tendono a raggiungere una "saturazione" della loro popolarità, e indipendentemente dall’aumento dei link entranti le pagine non possono espandere ulteriormente la loro già elevata visibilità
questo vuol dire che:
Un utente interessato ad un argomento probabilmente avrà già visitato i siti più popolari che trattano di quel soggetto. Nella lista bassa delle ricerche i motori di ricerca permettono di trovare anche pagine meno-popolari che riguardano specifici temi trattati da siti non ancora visitati e perciò appetibili all’utente.
La teoria della