Gioca a Ingress e finisce in cella

Mischiare mondo reale e realtà aumentata può essere rischioso: ecco la rocambolesca vicenda di un utente finito in cella per aver giocato a Ingress.
Gioca a Ingress e finisce in cella
Mischiare mondo reale e realtà aumentata può essere rischioso: ecco la rocambolesca vicenda di un utente finito in cella per aver giocato a Ingress.

Tra i progetti più originali presentati quest’anno da Google merita senz’altro una menzione particolare Ingress, il gioco di realtà aumentata sviluppato dal team Niantic Project. Lanciato il mese scorso, il titolo coinvolge attivamente gli utenti in una sorta di RPG (gioco di ruolo) su scala globale, dividendoli nelle fazioni Resistenza e Illuminati. L’obiettivo è quello di conquistare unità di XM da sfruttare poi per l’accesso a portali situati nei luoghi pubblici.

Bisogna dunque camminare, esplorare l’area circostante, recarsi presso le coordinate indicate dal GPS del proprio dispositivo per guadagnare punti e salire di livello. È però necessario fare attenzione, molta attenzione. Ecco cosa è successo a un malcapitato giocatore dell’Ohio che si è trovato suo malgrado nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Ero intento a catturare alcuni portali. Vivo in una città di medie dimensioni e solo un’altra persone oltre a me stava giocando. Stato camminando vicino alla stazione di polizia quando ho visto che l’unico portale della zona era ancora libero, così l’ho preso. Purtroppo il mio telefono si è bloccato, dunque l’ho riavviato per rilanciare il gioco. Nel frattempo un agente mi ha notato, si è messo a urlare e poi mi ha portato in cella. A quanto pare restare seduti per cinque minuti nei pressi di una stazione di polizia scansionando l’area circostante con un dispositivo GPS che sul display mostra tanti piccoli puntini blu non è consentito. Sono stato trattenuto per circa tre ore, cercando di spiegare loro che si trattava soltanto di un gioco realizzato da Google. È stata la notte più strana della mia vita.

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Una testimonianza pubblicata su Reddit la scorsa settimana, ma che solo in questi giorni ha fatto il giro del Web. Non si tratta di un caso isolato, come riportato proprio tra i commenti da un altro utente, che però per sua fortuna è riuscito a spiegare la situazione al poliziotto senza finire dietro le sbarre. Trattandosi di un gioco attivo su scala globale può verificarsi che alcuni dei portali presenti siano inaccessibili oppure posizionati in luoghi non idonei. In questi casi è sufficiente segnalare il problema a Google in modo che possa essere risolto. Decisamente meglio che passare la notte in cella.

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