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I legislatori tedeschi hanno approvato una legge molto controversa in base a cui
Secondo la legge, tutti i social network potrebbero dover sopportare pesanti multe per non aver eliminato i contenuti illegali, inclusi quelli legati all’hate speech, alla diffamazione e tutti i contenuti che incitano alla violenza, entro 24 ore. In caso di inadempienza, la multa iniziale sarebbe di 5 milioni di euro che nei casi più gravi potrebbe arrivare sino a 50 milioni di euro. Le società avranno, invece, una settimana di tempo per intervenire sui casi meno evidenti e gravi. Il ministro della Giustizia Heiko Maas e gli altri sostenitori del disegno di legge hanno sostenuto che è necessario frenare la diffusione del fenomeno dell’hate speech.
Sul fronte opposto, gli attivisti per i diritti digitali hanno criticato la legge, dicendo che andrebbe a violare la libertà di parola e che dà alle aziende tecnologiche una responsabilità sproporzionata nella determinazione della legalità dei contenuti online.
Il ministro della Giustizia Heiko Maas ha, però, affermato che l’esperienza ha dimostrato che, senza pressione politica, i grandi operatori non adempiono ai propri obblighi aggiungendo che la libertà di espressione finisce quando comincia il diritto penale.
Sulla decisione tedesca è intervenuto rapidamente Facebook che ha affermato che ritiene che le migliori soluzioni si troveranno quando il governo, la società civile e l’industria lavoreranno insieme e che questa legge in questo momento non migliorerà gli sforzi per affrontare questo importante problema della società. Facebook pensa che la mancanza di controllo e di consultazione non rendano giustizia all’importanza dell’argomento. Il social network, dunque, continuerà a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza per le persone della sua piattaforma.
La Germania negli ultimi anni ha
Le Internet Company stanno affrontando anche pressioni per rimuovere i post che contengono incitamenti all’odio, notizie false e propaganda terroristica, da parte dei leader dell’Unione Europea. Il mese scorso, il Consiglio Europeo ha approvato una serie di proposte che richiedono alle aziende web di bloccare qualsiasi video che contenga discorsi d’odio o incitamenti al terrorismo. Maas ha anche chiesto regolamenti a livello europeo sul tema dell’hate speech e sulle notizie false.
Facebook e Google hanno lanciato alcune azioni per combattere le false notizie e l’hate speech negli ultimi mesi, con Facebook che ha annunciato recentemente la volontà di assumere altre