Apple, una delle società più gay-friendly del Pianeta, è dalla tarda serata di ieri sotto i fuochi incrociati della comunità LGBT statunitense. La motivazione? Una definizione tutt’altro che edificante per la parola “gay” nel dizionario incluso di default in OS X Mavericks e iOS.
Becca Gorman, una ragazza di 15 anni figlia di una coppia lesbica, stava conducendo una ricerca scolastica sui diritti degli omosessuali. Così, aperto il dizionario della sua copia di OS X Mavericks, ha digitato la parola “gay” nel campo di ricerca. Fra le tante normali definizioni, tra cui «individuo attratto dalle persone dello stesso sesso», un’altra considerata a dir poco offensiva: «ridicolo, stupido», con tanto di esempio d’utilizzo in una frase.
Il tutto si riconduce all’usanza volgare, soprattutto fra i giovanissimi, di utilizzare a sproposito la parola per indicare situazioni o comportamenti negativi, poco alla moda o da evitare nel gruppo dei pari. Si tratta del corrispondente italiano dell’insulto “sfi**to”, utilizzato largamente nelle accezioni «that’s so gay/it’s kinda gay» anche per questioni che non hanno nessun legame con l’omosessualità. Un fenomeno talmente diffuso che lo scorso anno si è resa necessaria una campagna di sensibilizzazione con protagonisti sportivi ed esponenti del mondo dello spettacolo, sfociata nello slogan “Think Before You Speak”, pensa prima di parlare.
La studente non si è però persa d’animo e ha deciso così di inoltrare una mail ad Apple per esporre il proprio disappunto:
«Ipotizzo siate una compagnia pro-gay e che non vogliate nessun vostro prodotto sia offensivo come quella definizione. Anche con l’aggiunta della parola “informale”, questa definizione normalizza la stortura svilente che molte persone associano alla parola “gay”».
Dopo nemmeno un’ora dall’inoltro della missiva, un responsabile della mela morsicata ha contattato l’adolescente per via telefonica, sottolineando come Apple fosse del tutto sotto shock per l’apparizione di un simile commento e pronta all’immediata eliminazione da OS X e iOS. Sebbene la motivazione di una simile svista non sia stata esplicitata, è molto probabile che Cupertino si affidi a fonti ed editori esterni per il proprio dizionario e che tale voce sia quindi sfuggita a ogni controllo. Il file non è stato al momento modificato, è molto probabile che lo sarà con un futuro aggiornamento software.
Nonostante l’impegno promesso dalla società, Apple è attualmente sotto accusa sui social network. Un’attacco forse gratuito e immotivato per un errore di cui la stessa azienda si è scusata, anche in considerazione dei grandi passi fatti dal gruppo di Cupertino per sostenere i diritti omosessuali, il matrimonio gay e l’equità lavorativa garantita per legge. Solo di pochissimi giorni fa una lettera di Tim Cook al Congresso USA, in cui ha invitato i senatori ad abbattere qualsiasi ostacolo all’entrata nel mondo del lavoro dovuto all’orientamento sessuale. Si sottolinea, infine, come la polemica in questione riguardi unicamente la versione inglese del dizionario Apple.