Nel 1989, avviene una piccola rivoluzione: il mondo dei videogiochi cambia e diviene "portatile".
Il cambiamento è dovuto a tante case dai nomi altisonanti come Atari, Sega, Neo Geo… e una certa Nintendo che, allora come oggi, riesce a capire il mercato che la circonda, dopo essersi già distinta all’inizio degli anni ’80 per la propria produzione di piccole console portatili.
Prima del 1989, quelle che vennero messe in commercio non erano delle vere e proprie console portatili. In gran parte dei casi ci si trovava di fronte a varie luci fisse a schermo e un soggetto in basso che scorreva a destra e sinistra.
Poi la rivoluzione: Nintendo Game Boy, Sega Game Gear e
Questi i veri pionieri che hanno fatto conoscere i videogiochi portatili al grande pubblico. E, fatto non insolito nel campo dell’hardware per videogiochi, la console più scarsa tecnicamente fu quella che ebbe maggior successo.
Difatti il
Da allora, nell’arco di questi due decenni, si sono susseguite innumerevoli versioni del piccolo portatile Nintendo, da piccole rivisitazioni, come fu la versione Poket, a vere e proprie console sviluppate da zero, ma il nome Game Boy è sempre presente e attivo.