Non si placa la guerra che vede contrapposte Apple e Comixology, la piattaforma per il download di fumetti più popolare al mondo. E il nocciolo della questione è sempre quello: i contenuti in vago sentore di erotismo. Dopo aver vietato la distribuzione anche del terzo numero di Sex Criminals, fumetto di cui si è già parlato in un precedente intervento, è stata stilata una statistica sulla scure della censura Apple: sono ben 59 i titoli epurati nel corso di questo 2013 che volge al termine. Non è però tutto: ancora da chiarire è il diverso trattamento subito da queste riviste su App Store e iBookstore.
Non è un segreto: Apple è molto rigorosa sulla pubblicazione di contenuti erotici o con immagini di nudo, completamente vietati su App Store data la presenza di minorenni. Un fatto che gli editori di fumetti hanno accettato senza troppe lamentele, se non fosse per la disparità di trattamento tra il negozio virtuale di applicazioni e iBookstore, sempre targato mela morsicata.
Il caso più recente è quello che ha coinvolto Sex Criminals, un fumetto incentrato sulla storia di una coppia che, scoperto come siano in grado di bloccare il tempo con un orgasmo, approfittano dei loro poteri per mettere in atto reati di varia sorta. La pubblicazione non è visivamente pornografica, ma Apple ha comunque deciso di vietarne gli acquisti in-app attraverso la piattaforma di distribuzione Comixology dati i contenuti. Peccato, però, che il download sia invece possibile da iBookstore, il tutto a vantaggio del sistema di vendita di Cupertino. E mentre Eric Stephenson di Image Comics sottolinea come questo trattamento sia ingiusto, perché «iBookstore è un distante secondo», in molti si chiedono se non vi sia un preciso conflitto di interessi che coinvolge direttamente Apple. Perché, infatti, un contenuto considerato “hard” per App Store non è invece altrettanto scottante per iBookstore?
Nel complesso, sono 59 i titoli che Apple pare abbia epurato nel corso del 2013, sempre appartenenti alla piattaforma digitale di Comixology e molti dei quali passati dallo stesso trattamento di Sex Criminals, ovvero l’esclusione da App Store e l’inclusione in iBookstore. Ma data la questione ricorrente, non è forse giunto il tempo che la Mela implementi una precisa sezione per adulti, con tecniche di identificazioni tali da escludere i minori e includere i maggiorenni, capaci così di sfruttare un iPhone o un iPad con i contenuti che meglio desiderano?