Ford testa la guida autonoma sulla neve

Ford inizia a testare il suo sistema di guida autonoma in condizioni climatiche estreme come la neve dove i sensori non riescono a vedere correttamente
Ford testa la guida autonoma sulla neve
Ford inizia a testare il suo sistema di guida autonoma in condizioni climatiche estreme come la neve dove i sensori non riescono a vedere correttamente

Ford continua ad investire nell’innovazione del campo automobilistico spingendo ad un ulteriore livello i test per lo sviluppo dei sistemi di guida autonoma per le auto. Al Detroit Auto Show, l’azienda americana ha annunciato di aver iniziato a testare i suoi veicoli a guida autonoma in condizioni climatiche particolarmente avverse come la neve. Questa scelta dell’ovale blu è molto importante perché l’utilizzo di sistemi di guida automa in condizioni climatiche estreme come pioggia, grandine, neve e simili, sono da sempre il vero e grande ostacolo nello sviluppo di questi sistemi di guida.

Le scelta di effettuare test sulla neve è comunque “forzata” dal fatto che in questo periodo nel Michigan, dove Ford sta sperimentando queste vetture, è pieno inverno e le nevicate sono copiose. L’azienda fa notare come i normali sensori utilizzati per i veicoli a guida autonoma come i LIDAR, non possono vedere attraverso la neve, aspetto che li rende inutili per creare mappe ad alta risoluzione dell’ambiente circostante che permettono al sistema di guida autonoma di funzionare correttamente. Per provare a superare questo limite, Ford sta utilizzando i sensori LIDAR per rilevare punti di riferimento al di sopra della strada da utilizzare poi su delle mappe ad alta risoluzione già memorizzate all’interno dell’auto.

Il problema principale, però, è che queste mappe ad alta risoluzione non sempre sono disponibili. Proprio per questo, molte case automobilistiche stanno tentando strade alternative. Volkswagen e GM, per esempio, hanno annunciato di stare collaborando con la società Mobileye, che si occupa di sensori per la guida, per collaborare assieme a realizzare mappe più precise utilizzando i molti sensori che sono già presenti su molti veicoli. Anche Tesla starebbe facendo qualcosa di simile.

Anche Google sta lavorando nella stessa direzione per migliorare gli strumenti di guida autonoma in condizioni estreme.

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