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Una delle principali perplessità che rileva chi opera nel mondo dell’informazione e del giornalismo relativamente alla qualità dei blog e alla professionalità/deontologia dei blogger è la pessima abitudine del riciclare contenuti on-line presi, più o meno dichiaratamente, da altre fonti.
Una
Se, come dimostra la ricerca (che riporta dati numerici e percentuali davvero impressionanti), la maggior parte delle notizie presentate dai media classici è totalmente copiata o comunque fortemente basata sulle note di agenzia o, ancora peggio, sui comunicati di aziende e uffici stampa, la critica mossa alla blogosfera ha ancora senso o per demolirla basta un classico "chi è senza peccato…"?
Mal comune mezzo gaudio quindi? Beh, considerando che a rimetterci è solo la qualità del giornalismo e, quindi, dell’informazione, direi proprio di no.
Visto che tuttavia questa situazione, derivante, come dimostra la ricerca, essenzialmente da logiche di produttività aziendali e dalla necessità di generare in maniera seriale grandi quantità di informazioni di "qualsiasi" qualità e argomento non sembra facilmente risolvibile, e dato che il giornalismo di inchiesta è ormai un’attività riservata a nicchie ristrettissime di giornalisti/blogger illuminati, ecco che tentare di fornire valore aggiunto proponendo diversi punti di vista sulle notizie o rendendo visibili informazioni non sempre trattate dai media tradizionali diventa una grande opportunità che i blog possono sfruttare.