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È stata
La definizione rimane molto vaga come vago è anche il suo utilizzo, specialmente considerando che è un’estensione per un browser che si usa su pc e non su device mobili. Non è chiaro nemmeno come possa l’estensione determinare con esattezza la posizione dell’utente, anche se è facile supporre che sia in grado di farlo o triangolando segnali WiFi oppure basandosi sulle informazioni fornite dall’indirizzo IP.
Di sicuro poi tali informazioni dovrebbero essere usate al pari del geotagging (ovvero l’arricchimento delle indicazioni geografiche sulle mappe con dati e informazioni). Ma più che uno strumento in sè Geode vuole essere una porta che consente lo sviluppo di altre applicazioni garantendo la possibilità di geolocalizzazione dell’utente.
Nonostante Firefox venga usato per lo più su PC in postazioni statiche, un modo automatico per rendere noto al computer la propria posizione nel mondo può comunque essere molto utile ed avere diversi utilizzi. Senza contare poi il grande numero di laptop che non sempre vengono utilizzati dalla medesima postazione. È questa un’altra strada, insomma, per l’arrivo dei servizi di localizzazione.
Ad ogni modo si accompagna alla notizia di Geode anche l’