Facebook vuole collegare il mondo

Facebook, alla F8 Developer Conference, ha annunciato Terragraph e Project ARIES; trattasi di due progetti per aiutare a collegare il mondo.
Facebook vuole collegare il mondo
Facebook, alla F8 Developer Conference, ha annunciato Terragraph e Project ARIES; trattasi di due progetti per aiutare a collegare il mondo.

Alla F8 Developer Conference, Facebook ha illustrato i suoi progetti per collegare tutto il mondo. Facebook ritiene che le persone, non importa dove esse vivono, meritano di poter tutte disporre di un punto di accesso ad internet a banda larga. L’internet a “banda stretta” è particolarmente diffuso nei paesi in via di sviluppo, dove le reti mobili sono spesso in grado di raggiungere velocità di trasferimento simili a quelle del 2G. Nei paesi digitalizzati, invece, soluzioni come il WiFi e l’LTE non sono in grado di tenere il passo con la crescita esponenziale del consumo di foto e video condivise a risoluzione sempre più alte.

L’utilizzo della fibra ottica non rappresenta una soluzione in quanto gli alti costi della sua implementazione non consentono di raggiungere tutte le persone. Allo stesso modo, i mezzi convenzionali per potenziare le reti wireless come aumentare lo spettro ed acquistare nuove licenze sono costosi e di difficile implementazione sia nelle aree urbane che rurali. Facebook Lab sta dunque lavorando ad una soluzione che possa aiutare a collegare tutto il mondo. Nello specifico, Facebook ha annunciato due nuovi sistemi pensati per migliorare la velocità, l’efficienza e la qualità della connettività internet in tutto il mondo: Terragraph e Project ARIES.

Terragraph

Terragraph è un sistema wireless multi-nodo a 60 GHz che si focalizza sul portare la connettività Internet ad alta velocità nelle aree densamente abitate. Il sistema Terragraph è ottimizzato per alti volumi di traffico e non prevede alti costi di implementazione. Data la limitata portata del segnale a 60 GHz che utilizza le così dette “onde millimetriche“, questi nodi sono collocati nelle città a intervalli di 200-250 metri. Grazie alla peculiarità della frequenza a 60 GHz, Terragraph offre una larga capacità di banda e poche interferenze. Inoltre, l’uso di questa frequenza non richiede licenze, abbattendo, così, i costi di gestione. Tuttavia le onde millimetriche non possono superare ostacoli come i muri e dunque trattasi di una rete outdoor only.

Facebook Terragraph

Facebook Terragraph

Terragraph sfrutta anche la tecnologia creata per gestire la massiccia infrastruttura dei data center di Facebook. Il sistema Terragraph può essere collegato esternamente ad un edificio o collegato a una rete dati Ethernet per portare l’internet all’interno delle abitazioni. In combinazione con i punti di accesso WiFi, Terragraph è una soluzione a basso costo ideale per raggiungere il 100 per cento di copertura a livello stradale nelle città.

Questo sistema è, al momento, in test presso la sede di Facebook a Menlo Park ma presto sarà installato nella città di San Jose, in California. Sino ad ora i test hanno evidenziato il raggiungimento di 1,05 Gbps bidirezionali (2,1 Gbps di throughput totale per nodo di distribuzione) in modalità P2P, fino a 250 metri di distanza.

Terragraph si basa sullo standard aperto WiGig e questo significa potenzialmente che la tecnologia potrebbe essere inserita all’interno di un qualsiasi dispositivo futuro.

Project ARIES

L’altro obiettivo di Facebook è quello di realizzare una tecnologia di trasmissione efficiente dal punto di vista delle spettro permettendo un throughput più elevato e bassi consumi energetici. Oggi, i sistemi cellulari e WLAN 4G utilizzano una tecnologia denominata MIMO che utilizza un grande numero di antenne.

Project ARIES si basa sul concetto di “spatial multiplexing” in cui il sistema di antenne della stazione base può servire una pluralità di terminali di utenti autonomi sulla stessa frequenza. Questo criterio di condivisione delle risorse serve come alternativa non solo alla necessità di maggiori licenze di spettro, ma anche all’acquisto di stazioni base aggiuntive.

Project ARIES utilizza una singola stazione base con 96 antenne e grazie alla riduzione delle interferenze consente di raggiungere una maggiore quantità di banda all’interno dello stesso spettro.

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