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Dietro a
I fatti risalgono al novembre del 2016 quando alcuni moderatori compresero che qualcosa stava succedendo quando iniziarono a ricevere richieste di amicizia nei loro account personali dalle persone e dalle organizzazioni su cui stavano investigando. Il team di sicurezza di Facebook ha poi scoperto che un bug aveva rivelato i profili Facebook dei moderatori all’interno dei registri delle attività dei Gruppi che stavano esaminando e chiudendo. Facebook ha reagito immediatamente ma il bug sembra che sia rimasto presente per circa due settimane dopo che è stato scoperto, anche se il social network ha affermato come sia difficile che i terroristi riescano a collegare i profili personali di queste persone alle operazioni di moderazione.
Ad un moderatore, però, le rassicurazioni di Facebook non sono bastate ed è scappato dall’Irlanda dove si era trasferito da bambino come profugo dell’Iraq nonostante il social network avesse proposto anche l’installazione di un sistema d’allarma a casa ed una macchina per portarlo da casa al lavoro e viceversa. Attualmente si troverebbe nell’Europa dell’est.
Sarebbero stati circa 1000 i moderatori "colpiti" da questo bug di cui 40 facenti parte della task force contro il terrorismo.
Questa notizia arriva sull’onda dei
Il bug, adesso, è stato comunque risolto e Facebook ha preso tutte le contromisure tecniche affinché un fatto del genere non possa più accedere.