Facebook, tra quantità e coinvolgimento

Facebook ad oggi non offre tassi di coinvolgimento degli utenti particolari, ma i brand possono investire fin da subito sulla quantità.
Facebook, tra quantità e coinvolgimento
Facebook ad oggi non offre tassi di coinvolgimento degli utenti particolari, ma i brand possono investire fin da subito sulla quantità.

Sfruttando gli strumenti stessi messi a disposizione da Facebook, una ricerca firmata dall’Ehrenberg-Bass Institute ha fotografato quello che è attualmente il grado di coinvolgimento che il social network è in grado di offrire ai brand che intendono investire per sancire un contatto con i propri fans e sfruttarlo in seguito a fini promozionali.

Il risultato è fotografato in un numero estremamente esile, la cui interpretazione non deve però spegnersi in un troppo semplice pessimismo. Quel che il report ha dimostrato, infatti, è che il tasso di coinvolgimento degli utenti con i propri brand è pari (se non inferiore) all’1%. Il numero esprime la quantità di interazioni che gli utenti hanno con un brand dopo aver cliccato il proprio originario “mi piace” per diventare fans, restituendo così al brand una seconda interazione (un commento, una condivisione o un ulteriore “mi piace”) dopo il primo contatto.

La ricerca si è estesa sui maggiori brand attivi sul social network, mettendo assieme i grandi numeri che grandi brand sono in grado di rastrellare all’interno di una community che viaggia verso quota 1 miliardo di utenti. Il numero tenuto in considerazione è l’indicatore “People Talking About This”, metro di vanutazione univoco e trasversale che consente un primo approccio statistico al problema.

Karen Nelson-Feld, ricercatrice impegnata nel report, spiega che il numero è utile quantomeno a capire cosa una azienda possa o non possa fare nel momento in cui investe sul Web: le leggi delle promozioni mainstream non possono essere sovvertite in così poco tempo e Facebook non ha ancora trovato l’elemento in grado di rendere imprescindibile un impegno promozionale sul social network. Quel che Facebook ha ad oggi alla portata è la legge dei grandi numeri: una piccola percentuale di un grande numero di fans è qualcosa in grado di incidere, dunque l’investimento dei grandi brand fin da oggi può restituire soddisfazioni a chi considera anche il social networking nelle proprie pianificazioni per il marketing mix. Al tempo stesso però Facebook non sembra offrire performance particolarmente migliori rispetto ad altri media: sancire un contatto con i fans non significa giocoforza poterci costruire su un’operazione di mercato, ma è ad oggi soltanto un punto di partenza importante in vista di evoluzioni future.

Va da sé per Facebook la necessità di rendere quanto più proficuo possibile l’impatto del social network con il denaro dei brand, poiché è in questo ambito che il gruppo potrà aumentare in modo sostanziale il proprio valore dal momento in cui le azioni FB avranno un prezzo a Wall Street.

 

 

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