Facebook è abbreviato spesso in “Fb”. D’ora in poi la cosa è formalizzata anche a livello di dominio, ed infatti collegandosi al sito fb.com ci si ritrova sul canonico facebook.com.
Facebook ha fatto proprio il dominio rilevandolo dalla statunitense American Farm Bureau Federation, le cui attività ufficiali hanno ora il proprio baricentro sull’estensione .org. L’acquisizione pesa sulle casse di Facebook per 8.5 milioni di dollari, ossia la cifra pattuita da Mark Zuckerberg con i 6 milioni di membri della Farm Bureau («la voce dell’agricoltura») per far proprio un dominio su cui ora il social network ha importanti progetti da mettere in campo.
Punto primo: fb.com offre a Facebook un dominio di grande efficacia per poter creare un servizio di abbreviazione delle url. Tale riferimento potrebbe pertanto sfidare da vicino goo.gl, che nelle stesse ore ha rilasciato le API pubbliche con le quali il servizio si apre agli sviluppatori e ad applicazioni terze.
Punto secondo: fb.com potrebbe essere di grande utilità per la formazione di quel servizio di comunicazione unificata di cui Facebook intende farsi interprete. Email, telefono, comunicazioni social e quant’altro assorbiti all’interno del medesimo servizio avente il proprio cuore nelle identità personali formalizzate attorno agli account del social network.
Punto terzo: un comodo dominio per l’utilizzo in mobilità, facilitando l’accesso al sito. Ma è questa la funzione di minor importanza in una realtà nella quale applicazioni, preferiti sul browser, motori di ricerca ed altre scorciatoie evitano puntualmente la digitazione dell’intero url del sito.
8,5 milioni di dollari per aprirsi 3 opportunità. L’investimento è sicuramente opportuno e per Facebook trattasi di un nuovo importante punto di partenza.