Facebook: il Garante della Privacy Irlandese pubblica il rapporto sulla protezione della privacy

Facebook: il Garante della Privacy Irlandese pubblica il rapporto sulla protezione della privacy

Che cosa conosce di noi Facebook e come gestisce i nostri dati? Tutte domande che forse molti di voi si saranno posti ma che sino a oggi era difficile rispondere. Ma a fare luce su come Facebook gestisca i nostri dati ci ha pensato il Data Protection Commissioner di Dublino che in un documento di oltre 150 pagine ci racconta i complessi meccanismi del social network più grande della rete. L’indagine era nata dopo la denuncia di Max Schrems, uno studente di legge austriaco che aveva accusato Facebook di tenere traccia di tutti i dati personali e sensibili degli utenti anche qualora fossero stati cancellati dagli utenti stessi.

Accusa grave ma che bastò al Garante della Privacy Irlandese per aprire un’istruttoria. Specifichiamo il perché dell’Irlanda, perché è in quel Paese che la creatura di Mark Zuckerberg ha la sua sede.

Il sunto dell’indagine del Garante della Privacy Irlandese è che Facebook deve assolutamente migliorare la trasparenza verso i suoi utenti e dovrò sottostare alle attuali leggi vigenti in materia di privacy. Il tutto entro 6 mesi. Nello specifico, il Data Protection Commissioner di Dublino sottolinea anche dove Facebook sia più carente e dove dunque dovrà lavorare di più, perché entro luglio 2012 le autorità irlandesi compieranno un nuovo sopralluogo per verificare i progressi effettuati.

In primo luogo Facebook dovrà eliminare immediatamente i dati raccolti una volta che si sia concluso il motivo per cui era stati raccolti, come per esempio quando decidiamo di cancellarci dal social network. Attualmente infatti Facebook non elimina subito i nostri dati.

Il social network dovrà ancora rendere più intuitive e semplici le impostazioni per gestire la privacy del proprio profilo utente.

Per quanto riguarda la trasparenza sul trattamento dei dati, Facebook dovrà evidenziare e avvisare gli utenti qualora utilizzi i loro dati a fine pubblicitario. Un aspetto questo che curiosamente combacia perfettamente con le recenti accuse di un giudice della California.

Cosa succede ai nostri dati quando li cancelliamo? Il Garante della Privacy Irlandese sottolinea che Facebook deve informare meglio gli utenti su che fine faranno questi dati, insomma anche qui maggiore trasparenza.

Il documento si sofferma ancora su molti altri aspetti come l’uso consapevole delle applicazioni, sull’uso delle connessioni sicure e su molte altre cose, ma è importante sottolineare come la Commissione Irlandese lavorerà a stretto contatto con Facebook per migliorare la gestione della privacy degli utenti.

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