Facebook svela i segreti della sua efficienza

In un saggio di 70 pagine gli obiettivi di Internet.org, che vuole portare la Rete ovunque. Occasione per scoprire molti trucchi del social.
Facebook svela i segreti della sua efficienza
In un saggio di 70 pagine gli obiettivi di Internet.org, che vuole portare la Rete ovunque. Occasione per scoprire molti trucchi del social.

Facebook mette in mostra tutti i suoi sforzi tecnici per massimizzare l’efficienza, base del suo obiettivo di portare Internet a cinque miliardi di persone con il progetto Internet.org. Il testo documenta per la prima volta i segreti e i trucchi tecnici del social network, dai numeri strabilianti: 250 miliardi di foto, cinque miliardi di contenuti condivisi, mezzo petabyte di nuovi dati al giorno arrivano nei suoi server.

In agosto Facebook aveva presentato il suo progetto, fondato insieme ad alcune compagnie di telecomunicazioni, basato sull’idea di abbattere del 99% il costo del trasferimento dati in connessione mobile. Obiettivo che sembra impensabile, ma che si poggia su un preciso know-how, spiegato nel documento intitolato Efficienty paper. Un vero tesoro di informazioni e curiosità.

Un grafico presente nel documento di Facebook. L'azienda promuove la massima efficienza dei dati center come modello economico, ecologico e di sviluppo della Rete nei paesi in via di sviluppo.

Un grafico presente nel documento di Facebook. L’azienda promuove la massima efficienza dei dati center come modello economico, ecologico e di sviluppo della Rete nei paesi poveri.

In 70 pagine, densissime e piuttosto complicate, Facebook mostra gli sforzi fatti sinora per avere il più efficiente data center del mondo. Il documento scava decisamente in profondità (e sarà una delizia per gli esperti) e si può riassumere così: l’azienda ha impiegato brillantemente molte tecnologie open-source per costruire strumenti in grado di trancodificare e alleggerire le pagine PHP, eseguendole più velocemente. Inoltre, ha completamente sviluppato in proprio una serie di strumenti computazionali, di gestione degli archivi, e ottimizza senza sosta le applicazioni mobili per la più ampia gamma di dispositivi possibile.

Nella seconda parte del libro, Menlo Park lascia la parola a Qualcomm ed Ericsson, che spiegano le loro tecnologie di rete e l’obiettivo di espanderla di mille volte rispetto all’attuale facendola pagare cento volte di meno. Impossibile, in poche righe, raccontare la complessa tecnologia e l’evoluzione raccontata da questo volume, ma basta leggere gli articoli usciti oltreoceano per capire come ci sia dentro quasi tutto quello che serve per costruire un business che raggiunga miliardi di persone e per gestire il massiccio flusso di dati che ne consegue. Una interessante condivisione trasparente di esperienze: primo passo per dare credibilità a un progetto tacciato di essere il cavallo di Troia di queste aziende nei paesi in via di sviluppo.

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