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Il nuovo tentativo di lotta contro la pedopornografia su Facebook si chiama PhotoDNA, la tecnologia sviluppata da Microsoft che il popolare social network si appresta ad adottare. Facebook è la rete sociale numero uno al mondo, ed è anche il repository di fotografie personali più grande su Internet: è naturale, quindi, che si stia attrezzando per arginare una piaga sociale per la quale il Web può e deve fare qualcosa.
Uno strumento in più in aiuto di Facebook, quindi, che attualmente basa i propri controlli semplicemente sulle segnalazioni degli utenti: il servizio di Zuckerberg sarà il primo social network in assoluto a dotarsi di un tool di questo tipo, avvalendosi di controlli automatici ed avanzate tecnologie di analisi. Come ha dichiarato Ernie Allen, direttore esecutivo del National Center for Missing & Exploited Children: «La nostra speranza e convinzione è che Facebook sarà solo il primo di molti. I servizi online stanno per diventare un luogo ostile per la pornografia infantile e pedofilia». Va ricordato come ogni giorno, approssimativamente 50.000 immagini di pornografia infantile vengono pubblicate e la diffusione del pedoporno online è qualcosa che quotidianamente torna alle cronache. Non si tratta quindi di una piccola realtà, ma di un problema enorme. Ed è qualcosa contro cui la tecnologia può fare molto.