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L’avevamo
I due colossi, sempre più in competizione, avrebbero avuto già numerosi colloqui, separatamente, con l’azienda californiana che ha inventato il microblogging. E anche se si è trattato di incontri interlocutori, il giornale finanziario è già in grado di svelare la valutazione che viene data al cinguettìo più famoso del mondo: tra gli otto e i dieci miliardi di dollari.
L’articolo del WSJ entra in profondità su questo possibile affare:
"Nel mese di dicembre, quando ha ottenuto 200 milioni di dollari da un nuovo investitore, Twitter è stato stimato attorno ai 3,7 miliardi. Questi prezzi sono giustificabli sulla base dei multipli finanziari? No, ma queste società stanno costruendo servizi sociali basati su enormi dati dei propri utenti: il mercato li sta valutando seriamente soltanto oggi."
Per questa ragione, fonti interne della società citate dall’articolo assicurano che per il momento Twitter ha intenzione di resistere alle sirene di Big G e Big F, convinti come sono che nei prossimi anni riusciranno a creare "una società indipendente che crescerà fino a 100 miliardi di dollari".
Per fare questo, Dick Costolo (ex Google), il nuovo CEO, ha appena assunto altri 350 ingegneri e ha messo assieme un team di venditori, per la pubblicità, di venti esperti.
Resta indubbio che dopo le