Facebook crea posti di lavoro, anche in Italia

Uno studio di Deloitte rivela che Facebook contribuisce alla crescita dell'economia italiana con un indotto di 2,5 miliardi di euro e quasi 35 mila posti di lavoro.
Facebook crea posti di lavoro, anche in Italia
Uno studio di Deloitte rivela che Facebook contribuisce alla crescita dell'economia italiana con un indotto di 2,5 miliardi di euro e quasi 35 mila posti di lavoro.

Il Web 2.0 è anche economia, e Facebook ne rappresenta la fetta più grossa. Uno studio europeo di Deloitte sull’impatto economico di Facebook in Europa rivela che il 16% del totale è a vantaggio dei conti italiani: 2,5 miliardi di euro di indotto e almeno 33 mila posti di lavoro creati.

Numeri degni del social network da più 800 milioni di utenti, resi noti da Sheryl Sandberg, chief operating officer di Facebook, durante una conferenza in Germania (la stessa nella quale si è parlato anche delle nuove regole europee sulla privacy):

“Lo studio presentato oggi dimostra come Facebook sia un fenomeno che va ben oltre il condividere foto o restare in contatto con gli amici; il mondo dei social media significa sempre di più crescita e lavoro, si stanno dimostrando particolarmente validi per le piccole e medie imprese che formano la struttura portante dell‘economia europea. L’impatto dei social media è davvero una sorpresa positiva di questi tempi.”

Lo studio (PDF) ha preso in considerazione due diversi aspetti dell’ecosistema Facebook: l’impatto diretto grazie ai posti di lavoro creati dal sito e quelli di chi crea applicazioni; l’impatto indiretto grazie al business legato al sito, compreso la pubblicità, e la vendita di smartphone, sempre più determinanti per la frequentazione dell’ambiente social.

L’Italia, da questo punto di vista, è tra i primi posti, appena dietro Francia e Germania per quanto riguarda il business, con un markerting fortissimo destinato a crescere, ma anche una crescita tecnologica valutata oggi 800 milioni di euro, stima destinata ad aumentare con le nuove applicazioni per Timeline.

Insomma, non sono solo social network. È economia reale.

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