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Il giudice federale Robert Sweet del distretto di Manhattan ha dato il via libera a due class action contro Facebook riconoscendo che esistono tutti i presupposti per portare avanti queste iniziative legali. In sintesi, due azionisti del social network hanno puntato il dito verso la società rea, secondo loro, di aver nascosto alcuni importanti elementi prima di lanciare l’IPO nel 2012.
In particolare, il social network avrebbe nascosto alcuni dati concernenti i dispositivi mobile agli investitori privati e pubblici che mettevano in discussione le possibilità di crescita e di successo dell’azienda. I due azionisti, dunque, potranno adesso andare avanti con le loro azioni legali raccogliendo lungo il percorso chiunque voglia accodarsi.
La società
Il resto è, invece, storia recente con il social network che ha saputo trovare la sua strada tanto da diventare una delle aziende più famose e prolifiche dell’era di internet.
Oggi, Facebook è una realtà solida con ampi margini di crescita. Un successo riconosciuto anche dagli investitori, tanto che oggi il titolo viaggia oltre i 100 dollari per azione.