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RT ha contestato l’accusa asserendo che era legittimato a trasmettere il video in questione. Indipendentemente dalle motivazioni della diatriba, secondo uno screenshot scattato da RT, il blocco dell’account non sarebbe stato permanente ma sarebbe durato sino a sabato 21 gennaio alle ore 2:35 ET (10:55PM ora di Mosca). Sino ad allora RT non avrebbe potuto pubblicare foto, link, testi e video anche se la Pagina non era stata oscurata. Questa scelta del social network, in realtà, non sarebbe riconducibile ad un atto di censura ma piuttosto ad una decisione automatica del bot della piattaforma che sembrerebbe avere "penalizzato" l’account di RT per l’infrazione di copyright.
RT aveva aperto a questa possibilità anche se aveva parlato di cospirazione suggerendo che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti potesse aver ispirato il social network ad intraprendere questa iniziativa.
RT, in effetti, è salita di recente alla cronache per la sua relazione con la Russia dopo che un rapporto dell’intelligence degli Stati Uniti ha citato il sito di informazione come una fonte importante di notizie distorte.
Facebook, comunque, è prontamente intervenuto eliminando il ban e annunciando che avrebbe avviato una verifica per capire il perchè il sistema avesse bloccato l’account di RT. Una storia curiosa, piena di sospetti in un periodo molto teso per il mondo dell’informazione che sembra essersi conclusa nel migliore dei modi.