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Ancora guai per
Nello specifico, la corte, nella sentenza, ha stabilito che Facebook deve cancellare tutti i dati che ha raccolto sui cittadini belgi, compresi quelli che non sono utenti della piattaforma. Il social network, infatti, può tracciare gli utenti all’interno di siti terzi attraverso il pulsante "Condividi" presente oramai sulla maggior parte dei siti web della rete. Se Facebook non darà seguito nel concreto alla sentenza, rischierà una multa di 250 mila euro al giorno sino ad un massimo di 100 milioni di euro complessivi.
Secondo la corte belga, il social network informa in maniera insufficiente gli utenti sulla raccolta dei dati e soprattutto non spiega come questi saranno trattati e per quanto tempo li memorizza. Inoltre, sempre secondo la corte belga, Facebook non ottiene il consenso dagli utenti per raccogliere ed archiviare queste informazioni.
Trattasi, dunque, di una nuova e pesantissima sentenza che punta il dito su come il social network gestisce i dati degli utenti. Sentenza che arriva a pochi giorni dalla clamorosa decisione di un
Sul caso del Belgio, Facebook è, comunque, intervenuto immediatamente affermando che le tecnologie utilizzate sono in linea con gli standard del settore e che offre agli utenti la possibilità di disattivare la raccolta dei dati sui siti web e su tutte le applicazioni che sono utilizzate per la pubblicità. Il social network ha anche affermato che rispetterà questa legge, così come sta facendo con tutte le altre normative europee.