Facebook sotto accusa in Belgio per la privacy

Facebook rischia una multa sino a 100 milioni di euro se non si adeguerà a quanto previsto dalle legge sulla privacy del Belgio.
Facebook sotto accusa in Belgio per la privacy
Facebook rischia una multa sino a 100 milioni di euro se non si adeguerà a quanto previsto dalle legge sulla privacy del Belgio.

Ancora guai per Facebook sulla gestione della privacy. Il social network, infatti, rischia una sanzione pesantissima sino a 100 milioni di euro per la violazione della legge sulla gestione del trattamento dei dati personali dei cittadini belgi. Una corte di un Tribunale del Belgio, all’interno di una causa portata avanti dal Garante della Privacy del Paese, ha emesso una sentenza molto sfavorevole alla società di Mark Zuckerberg.

Nello specifico, la corte, nella sentenza, ha stabilito che Facebook deve cancellare tutti i dati che ha raccolto sui cittadini belgi, compresi quelli che non sono utenti della piattaforma. Il social network, infatti, può tracciare gli utenti all’interno di siti terzi attraverso il pulsante “Condividi” presente oramai sulla maggior parte dei siti web della rete. Se Facebook non darà seguito nel concreto alla sentenza, rischierà una multa di 250 mila euro al giorno sino ad un massimo di 100 milioni di euro complessivi.

Secondo la corte belga, il social network informa in maniera insufficiente gli utenti sulla raccolta dei dati e soprattutto non spiega come questi saranno trattati e per quanto tempo li memorizza. Inoltre, sempre secondo la corte belga, Facebook non ottiene il consenso dagli utenti per raccogliere ed archiviare queste informazioni.

Trattasi, dunque, di una nuova e pesantissima sentenza che punta il dito su come il social network gestisce i dati degli utenti. Sentenza che arriva a pochi giorni dalla clamorosa decisione di un Tribunale regionale tedesco che aveva dichiarato che la gestione dei dati personali e le impostazioni predefinite della privacy di Facebook violano le leggi.

Sul caso del Belgio, Facebook è, comunque, intervenuto immediatamente affermando che le tecnologie utilizzate sono in linea con gli standard del settore e che offre agli utenti la possibilità di disattivare la raccolta dei dati sui siti web e su tutte le applicazioni che sono utilizzate per la pubblicità. Il social network ha anche affermato che rispetterà questa legge, così come sta facendo con tutte le altre normative europee.

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