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Facebook lancia una frecciata ad
Apple e Facebook si punzecchiano vicendevolmente ormai da diverso tempo, pur non nominandosi a vicenda: in particolare, il gruppo di Cupertino sembra essere poco soddisfatti dell’impegno sulla
Facebook è gratuito, è per tutti. Alcune delle altre compagnie tecnologie fanno soldi vendendo hardware costoso o servizi in abbonamento, in alcuni casi entrambi, a consumatori nelle economie più sviluppate e ricche. Sono un club esclusivo, disponibile solo per aspiranti clienti interessati ad acquistare hardware e servizi di elevato valore. Facebook non è esclusivo. Nessun accesso VIP. Nessuna classe business. I nostri servizi sono accessibili agli studenti in Guatemala, agli allevatori del Midwest statunitense, agli impiegati di Mumbai, alle startup tecnologiche di Nairobi, agli autisti di taxi di Berlino. Più di 2 miliardi di persone usano la nostra piattaforma, semplicemente perché possono farlo.
In realtà, così come 9to5Mac sottolinea, il paragone appare un po’ azzardato. Non è possibile confrontare direttamente un servizio, per quanto gratuito sia, con la vendita di soluzioni hardware: sebbene esistano dei punti di sovrapposizione, rimangono due categorie assai diverse. È ovvio che società come Apple, o altre "grandi compagnie tecnologie”, non possano offrire i loro dispositivi gratuitamente, trattandosi di prodotti tangibili anziché immateriali. Ancora, la natura gratuita di
Ed è proprio questo il fattore che Tim Cook ha criticato più volte, forse anche determinando la risposta di Facebook. Secondo il CEO di Cupertino, infatti, quando il prodotto non è immediatamente identificabile, non si può escludere che l’utente sia il prodotto stesso. È per questa ragione che Apple ha deciso di implementare, nei propri sistemi operativi, dei blocchi per le attività di tracking online, per evitare che le informazioni relative all’utente vengano rivendute a scopo pubblicitario.