Facebook torna ad essere un affare?

Facebook ha chiuso l'ultima seduta a Wall Street sopra quota 35 dollari, avvicinando la chimera dei 38 dollari dell'apertura del 18 maggio 2012.
Facebook ha chiuso l'ultima seduta a Wall Street sopra quota 35 dollari, avvicinando la chimera dei 38 dollari dell'apertura del 18 maggio 2012.
Facebook torna ad essere un affare?

18 maggio 2012: in una giornata convulsa a Wall Street, Facebook diventa la nuova grande promessa del mercato azionario USA. Al termine delle contrattazioni, tra black-out e confusione, il titolo è però già crollato ben al di sotto della quotazione auspicata, lasciando uno strascico di polemiche che Mark Zuckerberg ha faticato non poco a scrollarsi di dosso. Poco più di un anno dopo, però, il social network ha rialzato la testa ed ora guarda a Wall Street con ben differente determinazione.

Facebook aprì le contrattazioni toccando una quotazione di punta pari a 38 dollari. A distanza di pochi giorni le azioni erano però già crollate a 27 dollari, per toccare poi il fondo il 31 agosto scorso al picco negativo di 18 dollari. Una lenta ascesa ha ripristinato la situazione tra gennaio e febbraio dell’anno in corso, fino ad arrivare alla catena di exploit che ha fatto seguito all’ultima comunicazione trimestrale. In questa sede, infatti, è arrivata la notizia che gli azionisti volevano sentire: l’advertising ha buone performance e, soprattutto, l’obiettivo mobile è stato centrato.

L’ultimo exploit è della giornata di ieri: +4,18% a fine seduta (ed ulteriore +0,4% post-chiusura), portando le azioni a quota 35,43 dollari. Ciò significa che i 38 dollari di quel lontano 18 maggio 2012 sono ormai vicini e, soprattutto, che per la maggior parte degli azionisti l’azione Facebook è diventata ormai un affare.

Il team di Mark Zuckerberg ha di fronte non poche sfide: un social network che deve confermarsi, una community da coinvolgere in ogni modo, gli straschichi dell’affair-NSA da cancellare, l’acquisizione di Instagram da esplicare, un mondo mobile da aggredire ed una concorrenza Google a dir poco spietata. In questa selva di ostacoli, però, Facebook ha dimostrato di sapersi muovere bene tornando a distanza di un anno ai fasti di quando la quotazione in borsa faceva urlare allo scandalo quanti vedevano tra i “mi piace” di un miliardo di persone la più grossa bolla speculativa dei tempi moderni. Il tempo ha raccontato una storia differente: Facebook è nuovamente quella realtà promettente che un anno fa colorava al NASDAQ le ambizioni di chi decideva di dare fiducia al titolo FB.

Se vuoi aggiornamenti su Business inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti