Facebook: 100 milioni di utenti in Africa

Facebook supera quota 100 milioni di persone che nel continente africano accedono alla piattaforma una volta al mese. L’80% da connessione mobile.
Facebook: 100 milioni di utenti in Africa
Facebook supera quota 100 milioni di persone che nel continente africano accedono alla piattaforma una volta al mese. L’80% da connessione mobile.

Facebook ha toccato quota cento milioni di utenti mensili nel continente africano. Un indicatore molto atteso da Menlo Park rispetto alla penetrazione del social in quella parte di mondo, alla quale guarda con particolare attenzione, per lo sviluppo commerciale, ovvio, ma anche per dimostrare la correttezza della teoria di Mark Zuckerberg, che ha sempre pensato sia solo questione di portarvi connessione e servizi (e lo sta facendo tramite il progetto Interner.org). Il concomitante boom della mobilità gli sta dando ragione.

In un post nella categoria Business – non è un caso – viene riportato il commento entusiasta di Rob Norman, chief digital officer di uno dei tanti gruppi che hanno portato i loro brand sul sito e investito anche in quelle aree:

In Africa, stiamo assistendo a una crescita esplosiva. Allo stesso tempo, quando si guarda al costo impressionante di connettività in molti paesi, i servizi di telefonia mobile devono offrire la massima utilità sulla più grande gamma di dispositivi e consumare la più piccola quantità di dati possibile, che è esattamente ciò che Facebook offre.

Nella infografica di Facebook tutto il potenziale del continente nero: 70% della popolazione under 25, cinque milioni di neo laureati ogni anno, una crescita economica prevista del 7%, più utenti mobili di Europa e Usa messi assieme.

Nella infografica di Facebook tutto il potenziale del continente nero: 70% della popolazione under 25, cinque milioni di neo laureati ogni anno, una crescita economica prevista del 7%, più utenti mobili di Europa e Usa messi assieme.

Connessione mobile, cellulari, business

Il noto pallino di Facebook per la riduzione assoluta dei consumi di dati nella telefonia mobile (l’obiettivo è di diminuirla di dieci volte) è dettata proprio da questi segnali incoraggianti da un continente difficile come l’Africa. C’è stata la transizione tecnologica, ma i costi devono essere molto bassi altrimenti chi opera sull’infrastruttura col proprio servizio – come Facebook o qualunque altro colosso della silicon valley – faticherà a espandersi e a incrementare la raccolta pubblicitaria. Da questo punto di vista quanto svela Facebook è decisamente interessante, perché parla di sperimentazione:

Sappiamo che un approccio di standard unico non funziona quando si tratta di soluzioni che soddisfano diverse esigenze locali in tutto il mondo, ed è per questo ci impegniamo in soluzioni specifiche per i mercati in forte crescita. Dalla sperimentazione di nuove unità pubblicitarie in base a come le persone si connettono tra di loro, per consentire agli inserzionisti di personalizzare le campagne per le persone a seconda delle loro dispositivi e velocità di connessione, stiamo imparando, testando e ottimizzando per fornire la migliore esperienza per la prossima ondata di persone che verranno online.

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