Fabulinus: retata anti-pedoporno in tutta Italia

La Polizia Postale ha messo a segno una importante retata contro lo scambio di materiale pedopornografico sulla rete eDonkey: arresti in tutta Italia.
Fabulinus: retata anti-pedoporno in tutta Italia
La Polizia Postale ha messo a segno una importante retata contro lo scambio di materiale pedopornografico sulla rete eDonkey: arresti in tutta Italia.

L’operazione ha preso il nome di “Fabulinus“, la divinità romana che donava la parola ai bambini: la Polizia Postale di Palermo ha messo a segno un importante colpo contro la circolazione di materiale pedopornografico online, chiudendo la retata con sequestri ed arresti a dimostrazione del continuo impegno delle autorità contro questo tipo di fenomeno.

L’operazione ha avuto luogo in 13 differenti regioni italiane (Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto e Puglia) con l’impegno di centinaia di agenti fin dalle prime ore della giornata. Trattasi di una iniziativa finalizzata a fermare una rete di condivisione di materiale pedopornografico tramite eMule con la quale entravano in circolazione «raccapriccianti video ed immagini a carattere sessuale di bambini in tenera età».

Questi i dettagli diramati dalla Polizia Postale a retata completata:

Nel corso dell’operazione state denunciate 31 persone, delle quali 6 in stato di arresto in ragione della ingente quantità di materiale pedopornografico rinvenuto in sede di perquisizione.Complessivamente, sonostati rinvenuti e sequestrati numerosi computer, cellulari, video-camere, macchine-fotografiche e migliaia di supporti informatici (CD, DVD, Pen drive, ecc.),ritenuti particolarmente utili per il prosieguo delle indagini: dalle accurate e meticolose analisi dei file illeciti acquisiti, infatti, gli specialisti della “Postale” sperano di risalire a quei particolari che possano condurre all’identificazione fisica dei minori coinvolti e abusati

Un’operazione, quindi, che tenta di andare oltre la semplice soppressione del materiale: il tentativo è di risalire a monte il problema, arrivando alla produzione dei filmati stessi ed all’identificazione dei minori vittime degli abusi.

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