Eric Schmidt: "I robot saranno ovunque"

Il chairman di Google è intervenuto ad una conferenza in California, per parlare (tra le altre cose) di come l'automazione rivoluzionerà le nostre vite.
Eric Schmidt:
Il chairman di Google è intervenuto ad una conferenza in California, per parlare (tra le altre cose) di come l'automazione rivoluzionerà le nostre vite.

Stiamo sperimentando per capire dove l’automazione possa arrivare. I robot saranno ovunque, onnipresenti nelle nostre vite, in modo buono.

Sono queste le parole di Eric Schmidt, intervenuto alla conferenza Oasis: The Montgomery Summit di Santa Monica, in California. Una dichiarazione che sottolinea nuovamente l’impegno di Google nell’ambito della robotica, dimostrato di recente con l’acquisizione di Boston Dynamics e altre realtà operanti nello stesso settore.

Investimenti che fanno di una strategia attuata anni fa dal gruppo, in cui il core business resta il motore di ricerca, ma che prevede anche l’impegno in ambiti come il mobile, lo sviluppo di applicazioni, le piattaforme cloud, l’e-commerce e, appunto, gli automi. Significativo l’impiego di volti rappresentativi dell’azienda come Andy Rubin e Romain Guy, uno dei padri del sistema operativo Android, nella divisione che si occupa proprio di automazione.

I passi in avanti più importanti riguarderanno l’intelligenza artificiale. La tecnologia sta evolvendo, passando da qualcosa in grado di rispondere alle domande ad un sistema capace di dare consigli e fornire raccomandazioni. Conoscerà le cose che vi piacciono e ve le suggerirà. È già possibile con la tecnologia di oggi.

Purtroppo la redazione di Bloomberg, che ha fornito un report dell’evento, non cita altre parti dell’intervento di Schmidt sul tema. Il chairman di bigG ha poi parlato anche di Internet e dell’accesso alla Rete, un altro settore in cui l’azienda opera attivamente ormai da qualche tempo, come dimostra il progetto Google Fiber che mette a disposizione degli utenti (al momento in poche aree degli USA) connessioni da 1 Gbps a prezzi relativamente accessibili.

In molte città degli Stati Uniti non c’è una reale concorrenza nel mercato delle connessioni Internet a banda larga. Il legislatore dovrebbe intervenire e capire cosa impedisce a nuove aziende di proporre i loro servizi.

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