/https://www.webnews.it/app/uploads/2014/07/equocompenso1.jpg)
La SIAE risponde all’
(…) Inoltre, per dimostrare la scorrettezza del colosso americano, la SIAE si riserva di vendere in Italia iPhone ai prezzi francesi, favorendo così i consumatori ed evitandone l’ingiustificata depredazione decisa dall’azienda di Cupertino.
Detto, fatto, durante una conferenza stampa tenutasi oggi al Burcardo di Roma, il direttore generale della SIAE, Gaetano Blandini, ha annunciato che la SIAE ha comprato 22 iPhone a Nizza per dimostrare come nonostante in Francia l’equo compenso sia più alto, i prezzi siano comunque inferiori a quelli italiani. La SIAE ha poi consegnato gli iPhone acquistati ad alcuni rappresentanti di Croce Rossa, Telefono Azzurro, Centro Sperimentale di Cinematografia, Accademia Silvio D’Amico, Associazione don Gallo e Conservatorio di Santa Cecilia. Dunque, un gesto dimostrativo per protestare contro l’iniziativa della mela morsicata di alzare i suoi listini e di aver indicato nelle fatture d’acquisto la dicitura "tassa sul copyright" al posto di "equo compenso".
L’attrito tra SIAE ed Apple in realtà si sta proprio in queste ore attenuando, come ha anche sottolineato sempre Gaetano Blandini. Apple ha infatti approfittato dell’uscita dei nuovi
Con l’occasione, durante la conferenza stampa in cui è stato fatto anche il punto della situazione sulle iniziative sull’equo compenso per la copia privata, la SIAE ha annunciato che sarà istituito assieme a Federconsumatori un Osservatorio permanente sulla Copia Privata e sul Diritto d’Autore a tutela dei consumatori.