/https://www.webnews.it/app/uploads/2015/02/lucid.jpg)
Raggiungere la piena sostenibilità di un centro cittadino dal punto di vista
Il concetto alla base del funzionamento non è poi così innovativo: si tratta di sostituire una parte dei tradizionali tubi che riforniscono i rubinetti delle utenze domestiche (inizialmente solo qualche metro) con un condotto contenente quattro turbine da 107 cm, chiamato LucidPipe. Queste vengono azionate al passaggio dell’acqua e il loro movimento, trasmesso ad un generatore esterno, crea corrente elettrica da immettere poi nella rete di distribuzione. L’intera struttura è studiata in modo da non influire minimamente sulla portata della conduttura, non andando così ad inficiare la qualità del servizio idrico. A pieno regime dal mese prossimo, il sistema arriverà a produrre 1.100 MWh ogni anno, un quantitativo di energia sufficiente per soddisfare il fabbisogno di circa 150 abitazioni.
http://www.youtube.com/watch?v=XDKTXvreGo8
Le spese necessarie per la realizzazione dell’impianto sono state sostenute dalla realtà privata Harbourton Alternative Energy, mentre i proventi derivanti dal funzionamento delle turbine (circa due milioni di dollari in vent’anni) saranno divisi tra l’azienda, il fornitore Portland General Electric e le casse cittadine. Al termine dei primi due decenni il Portland Water Bureau avrà facoltà di acquistare l’intero sistema e generare profitti per la comunità. Un concept che in futuro potrebbe essere impiegato su più larga scala, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale oggigiorno imputabile alla produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili come i combustibili fossili.