EnemyGraph, non solo amici su Facebook

EnemyGraph è una nuova app per Facebook che consente di etichettare pagine e persone come propri nemici.
EnemyGraph, non solo amici su Facebook
EnemyGraph è una nuova app per Facebook che consente di etichettare pagine e persone come propri nemici.

I rapporti di amicizia, sia online che offline, non sono costituiti esclusivamente di gusti e preferenze comuni, bensì poggiano le proprie fondamenta anche sugli elementi non di proprio gradimento. Ne è convinto il professor Dean Terry, responsabile del programma per i media emergenti dell’università di Dallas, il quale in collaborazione con alcuni propri studenti ha dato vita ad EnemyGraph, un’applicazione per Facebook che consente di catalogare una persona oppure una pagina come proprio nemica.

Grazie ad EnemyGraph è dunque possibile affiancare al classico pulsante “Mi Piace” uno strumento alternativo avente esattamente la funzione opposta, così da poter esprimere in pieno il proprio parere: secondo Terry in questo modo risulta essere possibile ottenere maggiori informazioni circa le relazioni tra gli utenti iscritti al social network di Menlo Park, non per forza collegati sempre da opinioni favorevoli nei confronti di qualcuno o qualcosa, ma spesso d’accordo circa il contrario.

Ogni qual volta si aggiunge un nuovo elemento alla nuova lista dei “nemici” messa a disposizione da EnemyGraph, l’applicazione è in grado di effettuare specifiche analisi per generare quelli che vengono definiti “dissonance report”. Questi ultimi possono poi essere utilizzati per mettere in relazione due o più persone, potendo ad esempio lanciare uno spunto di discussione tra utenti che hanno espresso parere contrario circa uno specifico elemento: le amicizie, insomma, possono divenire ancora più robuste non solo individuando gusti comuni, ma anche disquisendo di quanto invece non condiviso.

EnemyGraph rappresenta quindi la risposta alla crescente domanda da parte degli utenti circa una funzionalità di questo tipo, come dimostrato dalle oltre 3 milioni di adesioni ad una pagina in cui viene richiesta l’implementazione di un pulsante “Non mi piace”. Fine ultimo del professor Terry non è con ogni probabilità quello di soddisfare tale richiesta, la quale tuttavia mette in risalto come le teorie del docente possano effettivamente trovare riscontro nella realtà.

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