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Il titolo di questo post è una citazione tratta da uno dei documenti a mio parere più importanti per quanto riguarda il mondo del Marketing e il Web inteso come fenomeno sociale. Per l’esattezza, si tratta della traduzione della 29a tesi del
Con incredibile lungimiranza il Cluetrain Manifesto descrive quello che di lì a pochi anni sarebbe diventato lo scenario che oggi siamo soliti definire con l’etichetta Web 2.0 e, all’interno di esso, il ruolo delle "conversazioni umane" che, favorite dal Web, stanno rivoluzionando i mercati, le organizzazioni aziendali e le comunicazioni tra questi due mondi.
Limitando questo post a discutere la tesi 29 (avrò sicuramente modo in futuro di citarne molte altre), non si può non notare come una delle chiavi su cui si regge l’universo del Web 2.0 e dei social network sia proprio il concetto di fiducia, perfettamente interpretato dalla citazione. Le aziende per anni hanno "ingannato" il consumatore con messaggi strumentali e affinato fantomatiche "onnipotenti" tecniche di persuasione occulta? Bhe, ora il consumatore ha il coltello dalla parte del manico e non ci casca più.
Stando al manifesto, le aziende che non ascoltano la voce della community dei consumatori e non cambiano registro, sono destinate a morire in breve tempo. Il marketing tradizionale e la pubblicità "patinata" hanno quindi i giorni contati? Probabilmente sì, ma l’alternativa del