Erano in sperimentazione da qualche giorno per utenti selezionati, ora sono accessibili a tutti. Parliamo dell’ultima novità introdotta dal noto sito di microblogging
A quel punto, lo stream dei loro aggiornamenti, non confuso con gli altri messaggi, assomiglierà molto alle fan page di Facebook. Si potrà creare una lista comprendente solo i propri "follower", ovvero quelli che leggono i nostri post su Twitter; anche in questo caso, il risultato assomiglierà molto ad un’altra feature del sito di Zuckerberg: l’elenco degli "amici".
Altra nota importante, si potrà scegliere se rendere le proprie liste "private", solo per i nostri occhi, oppure "pubbliche", dunque accessibili a tutti. In questo modo potremo proteggere meglio la nostra privacy, evitando la "profilazione" basata sulle proprie frequentazioni e sugli interessi comuni a un certo gruppo di persone.
In generale, l’introduzione delle liste sembra destinata a cambiare profondamente il modo in cui gli utenti utilizzeranno Twitter e lo stesso spirito del network. Segna un avvicinamento al modello del social network "all inclusive", in stile Facebook, all’insegna della ricerca di un modello universale di rete sociale: un processo in corso da tempo: basti pensare come lo stesso Facebook abbia mutuato nella sua nuova interfaccia uno dei concetti base di Twitter, le ricerche in tempo reale. Ed è di questi giorni la notizia dei passi avanti di Google per cercare di integrare nella propria ricerca Web delle