I risultati del programma Eccellenze in Digitale

Una ricerca condotta dall'Università Cattolica di Milano fotografa l'impatto del programma Eccellenze in Digitale sulle piccole e medie imprese italiane.
I risultati del programma Eccellenze in Digitale
Una ricerca condotta dall'Università Cattolica di Milano fotografa l'impatto del programma Eccellenze in Digitale sulle piccole e medie imprese italiane.

Nato nel 2013 dalla collaborazione tra Google e Unioncamere, il progetto Eccellenze in Digitale mira ad aiutare gli imprenditori delle piccole e medie imprese italiane a sperimentare il potenziale degli strumenti online per far crescere la propria attività. I risultati sono portati alla luce da una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Milano.

Analizzando un campione costituito 382 aziende che hanno preso parte al programma (il numero totale di partecipanti raggiunge i 16.000), ne emerge che il 96% si dichiara soddisfatto e disposto a prendere parte ad altri momenti di formazione sul tema. Inoltre, il 67% testimonia una crescita del proprio business, il 18% un aumento nel fatturato e il 29% un segno positivo per quanto riguarda le esportazioni. Ancora, il 10% dei chiamati in causa ha assunto dipendenti con competenze digitali e un altro 25% intende farlo entro i prossimi sei mesi. Queste le parole di Alessandro Rosina, direttore del Laboratorio di Statistica Applicata dell’Università Cattolica.

Le evidenze empiriche sull’impatto del programma risultano incoraggianti sia sul potenziamento delle competenze digitali sia sul loro utilizzo, con miglioramenti su lato business, strategico e operativo. I dati indicano, inoltre, come il programma Eccellenze in Digitale abbia non solo fornito risposta ad una domanda esistente ma tenda a far aumentare la domanda stessa, innescando e alimentando nelle aziende un circolo virtuoso in cui competenze digitali avanzate e capacità di stare sul mercato (nazionale e internazionale) vengono continuamente riviste al rialzo.

Scendendo nel dettaglio, il 22% del campione preso in esame è riconducibile al settore agro-alimentare, il 26% a quello turistico-ricettivo, il 22% all’artigianato e al commercio, mentre il 30% a quello industriale. L’attività di digitalizzazione delle aziende intrapresa in seguito alla formazione ha avuto diverse finalità:

  • ottimizzazione del posizionamento sui motori di ricerca (75%);
  • miglioramento della visibilità sui social media (73%);
  • inserimento delle informazioni sulle mappe digitali (54%);
  • pubblicità online (51%);
  • estensione della vendita tramite e-commerce (19%).
I risultati della ricerca condotta dal Laboratorio di Statistica Applicata dell'Università Cattolica

I risultati della ricerca condotta dal Laboratorio di Statistica Applicata dell’Università Cattolica.

 

Il lavoro fin qui svolto ha portato all’ottenimento di risultati concreti, ma la strada da percorrere è ancora lunga: l’impegno prosegue con l’edizione 2017 messa in campo a fine marzo. A sottolinearlo è Fabio Vaccarono, Managing Director di Google in Italia.

È necessario che il nostro paese si trasformi di pari passo con l’Europa in merito ai temi del digitale. L’Italia vanta competenze di alta qualità e un marchio, il Made in Italy, riconosciuto in tutto il mondo. Questa eccellenza è particolarmente adatta a trovare un alleato naturale nel Web.

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