E se Apple stesse buttando fuori TIM e Vodafone?

E se Apple stesse buttando fuori TIM e Vodafone?

Su Apple.com, nella pagina dedicata all’

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, da ieri, oltre a TIM e Vodafone (fino ad oggi unici autorizzati per la vendita del melafonino), compare anche l’Apple Store di Roma est.

Detto ciò, che già è una novità, sorge un dubbio (o forse l’ultima speranza rimasta accesa): se Apple avesse imposto a TIM e Vodafone un prezzo (alto), del nuovo iPhone 3G S, per vendere all’interno dell’Apple store lo stesso device a un prezzo decisamente inferiore?

Così facendo a Cupertino si garantirebbero delle offerte dedicate per il loro smartphone (TIM e Vodafone comunque sono costrette a fare un piano abbonamenti solo per l’iPhone), sarebbero sicuri che gli operatori non farebbero ostruzionismo per imporre gli abbonamenti e allo stesso tempo farebbero conoscere l’Apple Store di Roma est, oltre ovviamente a vendere tantissimi iPhone (perché l’iPhone 3G S, a 499?, andrebbe a ruba).

Se ci pensiamo bene, sappiamo che per Apple ci sono guadagni da:

  • vendita diretta dell’iPhone;
  • percentuale dall’abbonamento degli utenti (o eventualmente dal prezzo del device sbloccato);
  • percentuale dall’acquisto di applicazioni;
  • vendita di accessori.

Come è facile realizzare, solo un punto su quattro è legato agli operatori. E da questo punto, che percentuale potrebbe prendere Apple? Facciamo un esempio: se Apple vende il proprio device a 200 ? (questo dovrebbe essere il prezzo che entra subito nelle tasche di Apple) e vuole (giusto per fare un prezzo elevato) 200 ? dagli operatori per ogni abbonamento (o device venduto sbloccato), significa che, dalla vendita, Apple prenderebbe 400 ?. Ora mettiamo il caso che lo stesso pezzo venga venduto nell’Apple Store a 499? (fermo restando che bisogna aggiungere dei costi di gestione, vendita, ecc) Apple sicuramente potrebbe guadagnarci di più.

Allora perché non far fuori direttamente e definitivamente TIM e Vodafone? Risposta semplice, poiché l’Apple Store si trova a Roma, non in tutta Italia. Apple comunque ha bisogno di qualcuno che lo distribuisca nel resto della penisola e gli operatori, con i punti vendita distribuiti nel Belpaese si prestano bene. Ovviamente gli operatori andrebbero remunerati per la perdita di vendite a Roma (e per il lavoro di distribuzione nel resto d’Italia) e ciò potrebbe avvenire con la possibilità di venderlo a un prezzo maggiore rispetto all’Apple Store, quindi con maggiore guadagno per singolo pezzo.

Magari non è il massimo della professionalità, ma quanti iPhone sbloccati venderebbe l’Apple Store a (per esempio) un prezzo intorno ai 499?? Semplici ipotesi per aggrapparsi ancora a una speranza o possibilità concreta? E soprattutto, negli Apple Store venderanno l’iPhone sbloccato allo stesso prezzo degli operatori, a un prezzo più basso, o daranno anche la possibilità di fare un abbonamento?

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